Ecco perché gli artisti vanno ascoltati…

Sto seguendo con interesse il dibattito che si sta sviluppando sulla pagina Facebook di Musicabile, provocato dal mio post sulla guerriglia a Capitol Hill di qualche giorno fa. Ho cercato di raccontare e vedere i fatti – la “presa del Campidoglio” da parte di sostenitori di Donald Trump – attraverso la musica, fedele al principio che ha ispirato questo blog. Frequento i social da anni e non finiscono mai di stupire. Ben vengano le discussioni che si sono accese in questi giorni dopo la cacciata di Trump da Twitter. Sulle dissertazioni poco ortodosse del presidente americano fatte negli ultimi anni,… Continua a leggere


L’assalto a Capitol Hill: era tutto scontato…

Sono passati solo alcuni giorni dall’assalto al Campidoglio da parte dei seguaci di Donald Trump. Scene che mai avremmo pensato di vedere e il cui effetto porta sviluppi quotidiani. There’s a Riot Goin’ On! C’è una rivolta in corso, avrebbero cantato gli Sly & The Family Stone dall’omonimo disco funk/soul del 1971 (bellissimo e da riascoltare). Lì, ovviamente le rivolte riguardavano la nuova musica, il fatto che band e artisti afroamericani stessero raggiungendo vendite di dischi inimmaginabili, la rivendicazione tangibile delle lotte razziali, e del diritto all’uguaglianza a alla libertà… insomma questioni di sostanza, barriere che ancora oggi la società americana non ha… Continua a leggere


Rossella Seno: le note? Un pretesto per le parole…

Rossella Seno – Foto Carlo Bellincampi

Testi e musica sono un binomio pressoché inscindibile. Il fatto che una canzone emozioni, catturi, piaccia, dipende dalla melodia, certo, ma anche dalle parole che l’accompagnano. Di questo ne avevo parlato il 21 ottobre scorso intervistando Claudio Sanfilippo. Oggi, con il primo post del 2021, voglio ritornare sul tema. E lo faccio assieme a un’artista veneziana, dotata di una gran bella voce, una straordinaria capacità di fondere musica e teatro e un’innata propensione a schierarsi dalla parte degli ultimi, a non scegliere le vie più facili, “annusando” perennemente la strada. Lei è Rossella Seno, tipico cognome dell’isola di Burano, tiene… Continua a leggere


In attesa dell’anno che verrà…

Frame da “Shame Shame” dei Foo Fighters

E così siamo arrivati agli sgoccioli del 2020. Abbiamo imparato molto da quest’anno bisestile e dirimente. Mai ce lo saremmo aspettati così, lo diciamo ogni giorno. Rimpiangiamo il concetto di libertà, anche se troppo spesso sconfinava nel farsi gli affari propri, ci sentiamo prigionieri degli eventi, incatenati, seppure la catena – permettetemi la citazione d’antan da The Chain (Rumours, 1977) dei Fleetwood Mac, “Chain keep us together/Running in the shadows” – ci tiene uniti, correndo nell’ombra. Stiamo imparando a vivere in un altro modo, inevitabile costruire il proprio mondo, confortevoli corazze che ci proteggono e ci fanno sentire più sicuri. Una delle mie è… Continua a leggere


Natale 2020: tre album da ascoltare…

Insomma, non poteva essere altrimenti. Almeno qui a Milano, la vigilia di Natale è scandita da un cielo grigio e torvo, una pioggia sottile che ti fa venire voglia di essere tutto, fuorché ben disposto a festeggiare. Meritato coronamento di un anno di…! In questi giorni mi sono dedicato a viaggiare tra i vari autori che, come tutti i Natali, si dilettano a pubblicare il loro album da ascoltare sotto l’albero. Ci sono un po’ tutti. Confesso, di quelle campanelle che scandiscono allegri carol, quest’anno non ne vorrei ascoltare nemmeno una. Eppure di canzoncine scacciapensieri non ci si fa mancar… Continua a leggere


Ma Rainey’s Black Bottom, il blues e il dramma afroamericano

Venerdì scorso Netflix ha reso disponibile un film che merita d’esser visto, Ma Rainey’s Black Bottom, di George C. Wolfe, tratto da un lavoro di August Wilson, considerato il più grande drammaturgo afroamericano (morto nel 2005 ad appena 60 anni), con protagonista la premio Oscar Viola Davis e uno straordinario Chadwick Boseman (il suo ultimo lavoro prima di morire per un tumore lo scorso 28 agosto) e che per il suo ruolo meriterebbe una statuetta postuma. Ne parlo perché il film ha due protagonisti che si fondono, Ma Rainey, la “Madre del blues”, artista attiva nei primi anni Venti del… Continua a leggere


Venti dischi (più uno) per raccontare un anno particolare/4

Siamo arrivati alla fine. Altri cinque dischi, più un sesto, la mia colonna sonora di questo 2020, anno che resterà impresso nella memoria di ognuno di noi. Ancora una volta c’è di tutto, dal jazz al desert blues, dall’eclettismo al rock – con il monolitico Boss -, passando per un altro grande, Nick Cave, in versione solitaria e unplugged, come si diceva una volta. Divertitevi! 16 – HH Lionel Loueke (uscito il 16 ottobre) Il signore in questione è nato in Benin, Africa Occidentale, ha 47 anni e una naturale predisposizione alla chitarra. Anzi, è un autentico virtuoso dello strumento,… Continua a leggere


In memoria di John Lennon

Sono esattamente 40 anni che Lennon è stato ammazzato, quattro proiettili sparati alla schiena da Mark David Chapman, ancora in carcere dopo 11 richieste di libertà vigilata. Il mio non vuol essere l’ennesimo ricordo: stampa, social, televisioni ne sono pieni e molti di ottima fattura. Mi limito solo a pubblicare sul post tre episodi di vita di tre amici brasiliani. Tutti fan dei Beatles e di Lennon, un fotografo e due giornalisti, uno di questi, Márcio Gaspar, nell’ufficio stampa dell’allora WEA (Warner-Elektra-Atlantic) Brazil, oggi WMG (Warner Music Group), aveva lavorato al lancio dell’ultimo Lp dell’ex Beatles, Double Fantasy. Sono tre… Continua a leggere


Venti dischi (più uno) per raccontare un anno particolare/3

Capitolo terzo. Qui trovate altri cinque album che ho ascoltato in questi ultimi mesi. C’è di tutto, dal pop al jazz passando per il post hardcore e l’indie. La musica, almeno per me, viaggia attraverso stati d’animo. I generi diventano relativi. Mi piacciono le apparenti contraddizioni, annusare l’aria quando è più pungente o più calda e rassicurante. Gettarmi nel vento forte che fa sbandare e toglie il respiro. Ecco, qui c’è tutto questo… 11 – On Sunset – Paul Weller (uscito il 3 luglio) Al tramonto la musica può essere confortante. Può ispirare, rilassare, energizzare, preparare a una bella notte.… Continua a leggere


Venti dischi (più uno) per raccontare un anno particolare/1

Frame da “Il Mondo In Testa” di Gegè Telesforo, opera dell’artista newyorkese Dominique Bloink

  Il 2020 ha imboccato il suo declino. È passato in un lampo quest’anno, dove nulla o poco sarà come prima, atroce per molti versi, pensieroso per altri, comunque vacillante. Non credo di scrivere cose nuove, ma mi sono sentito come una barca in balia delle onde. Adoro il mare ma lo soffro, e tanto. Il coronavirus mi ha attaccato. Ne sono uscito bene, ma con una fatica immensa. In mezzo alla malattia, alla paura che mi è rimasta a distanza di mesi, oltre alla perdita del gusto e dell’olfatto (cosa che per un veneto, amante del buon vino, considero… Continua a leggere