Noi non ci Sanremo, a Roma focus sulla canzone d’autore firmato Luigi Grechi De Gregori

Luigi Grechi De Gregori – Foto Lucia Carenini

Tra poco meno di sei ore salirà il sipario sulla 75esima edizione del Festival di Sanremo. Comunque la si veda tutti più o meno, una sbirciatina dentro l’Ariston la daranno. Ormai sfiancati da una musica sfrontatamente commerciale e sempre uguale a se stessa le aspettative di un qualcosa di diverso, che rompa gli schemi, sono minime. Pronto e ben disposto a essere smentito! Sempre alla stessa ora, le 21, questa sera a Roma salirà un altro sipario, quello di Noi non ci Sanremo, a L’Asino che Vola, famoso club capitolino. L’organizzatore è Luigi Grechi De Gregori, sì, proprio il lui, il fratello maggiore di Francesco, l’autore, tra le tante sue composizioni, de Il Bandito e il Campione, pezzo che Francesco ha portato alla notorietà. Continua a leggere



Su Kaballà, la Petra Lavica e l’Intelligenza troppo artificiale

Quando l’8 novembre dello scorso anno ho rivisto sugli scaffali Petra Lavica, mitico album del 1991 rimasterizzato, firmato da Kaballà, mi sono chiesto il motivo di questa uscita “a freddo”. Sì, certo, il film di Luca Barbareschi, Paradiso in vendita, presentato il 17 ottobre scorso a Roma, contiene quattro brani di quell’album, ma non giustificava certo una ristampa. Quindi, nessuna ricorrenza, nessun nuovo disco in arrivo, nulla.  Continua a leggere



Vincenzo Parisi tra le Sequenze di Berio e la Corte dei Miracoli

Vincenzo Parisi – Foto Stefano Michelin

Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Luciano Berio, che cade il prossimo 25 ottobre. Tra le molteplici iniziative organizzate per ricordare il geniale compositore di Oneglia ve ne voglio segnalare che durerà per tutto il 2025, presso il circolo Culturale la Corte dei Miracoli di Milano (via Mortara 4). Un anno per 14 appuntamenti suddivisi in 11 mesi (eccetto agosto). In quest’arco di tempo saranno eseguite tutte e 14 le Sequenze del maestro, colonne fondamentali della musica contemporanea. Il titolo della rassegna mima quello di un brillante film di Woody Allen: Tutto quello che avreste voluto sapere sulle sequenze di Berio… ma non avete mai osato chiedere.  Continua a leggere



Tobe! Grendizer: gli E-Wired Empathy volano con Goldrake

Giovanni Amighetti – Foto Francesco Bocchi

È stato uno dei mitici cartoni animati giapponesi che ha acceso le fantasie tecnospaziali dei nati negli anni Sessanta e Settanta. È arrivato in Italia per la prima volta il 4 aprile del 1978, da noi era conosciuto come UFO Robot – Goldrake. Dal 6 gennaio scorso la Rai sta trasmettendo la nuova serie, battezzata Goldrake U e, in un paese dove anche la notizia più semplice può diventare un caso politico, si sono formati subito due partiti, i duri e puri del Goldrake prima maniera e gli altri che vedono il nuovo anime con il distacco dovuto dal passare inevitabile del tempo. Il successo della nuova saga non ha raggiunto gli ascolti sperati tanto che, subito dopo la fine della nuova serie, per la gioia dei nostalgici, ritornano, restaurate, le avventure del “vero” Goldrake. La sigla italiana (musica di Vince Tempera e testo di Luigi Albertelli) secondo le vendite Amazon in questi giorni è passata al primo posto scalzando fior di artisti mainstream.

Tobe! Grendizer, in italiano, Vola! Grendizer, era la sigla dell’originale giapponese, scritta da Shunsuke Kikuchi e cantata da Isao Sasaki, che in Italia venne ripresa all’interno dell’anime. Il brano composto da tre strofe, una marcetta enfatizzata tipico degli anime, è stato ripreso in mano dagli E-Wired Empathy che ne hanno fatto un pezzo diverso, ampio, ricco, creativo.  Continua a leggere



Gianni Savelli Media Res: «Con il sax vi racconto dove mi hanno portato gli Alisei»

Riprendo il 2025 parlandovi di Gianni Savelli e del suo ultimo lavoro uscito lo scorso anno per AlphaMusic dal titolo Alisei. Savelli, classe 1961, è un sassofonista eclettico, docente di Tecniche di Improvvisazione Musicale nel Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, un musicista che ha calcato molto palchi nazionali e internazionali, in orchestre e collaborazioni prestigiose, dalla PMJO, la Parco della Musica Jazz Orchestra – che ora, ahinoi!, non esiste più -, a Natalie Cole, Javier Girotto, Ornella Vanoni, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Venditti, Barbarossa, Marina Rei… 

Gianni Savelli Media Res è il quintetto con cui questo artista si esprime, composto, oltre che da lui stesso, al sax tenore, da Fulvio Sigurtà alla tromba, Enrico Zanisi al piano, Luca Pirozzi al basso e Alessandro Marzi alla batteria e percussioni. Continua a leggere



Paolo Benvegnù, la sua morte e il suo testamento artistico: gioia, amore e pace

Paolo Benvegnù – Foto Antonio Viscido

«Non ho ruoli, sono uno spettro, racconto un mondo antico senza nostalgia… La musica per me è una meravigliosa passività: sono una persona felice, non ho mai fatto del male a nessuno. Lo dico senza provocazione: il mio futuro è diventare un corriere di Amazon o di Deliveroo e fare musica per hobby. Solo così potrò permettermi di avere un pensiero».

Così Paolo Benvegnù chiudeva una lunga intervista che avevo pubblicato su Musicabile nel giugno del 2023 in occasione dell’uscita del suo Ep Solo fiori. Paolo se n’è andato improvvisamente ieri ad appena 59 anni. La vita, per quei giri misteriosi che nessuno capirà mai, l’aveva portato ad esibirsi a Via de Matti n.0, trasmissione di Stefano Bollani (con cui ha collaborato più volte) e Valentina Cenni, cantando uno dei suoi brani più belli, È solo un sogno, diventato, dunque, il suo testamento. Musica e gioia, pace e armonia. 

Sempre in quell’intervista gli avevo chiesto di cosa, secondo lui, avrebbe bisogno oggi l’uomo. E lui senza esitazione mi aveva risposto: «Della consapevolezza di intercettare l’imprevedibilità di cui tutti siamo fatti e dell’irrazionalità dell’amore», soffermandosi sul significato della parola amore: «C’è chi interpreta l’etimologia della parola amore dal latino a-mors, privo di morte: mi piace vederlo così, amare è non dare morte, ma vita». 

Per ricordare Paolo vi ripropongo l’ultima intervista uscita su Musicabile il 16 ottobre scorso, dopo la pubblicazione Piccoli FragilissimI Film Reloaded e l’inizio della sua tournée.  Continua a leggere



Pivio: «con Misophonia propongo modelli alternativi all’omologazione»

«Questo disco è dedicato a quanti hanno fiducia nell’arte, in ogni sua forma, come veicolo di speranza. Fanculo a tutti quelli che non la meritano (e sono troppi)!». Parole di Pivio, sì, proprio lui, Roberto Giacomo Pischiutta, ingegnere elettronico, musicista, in coppia con Aldo Se Scalzi nella premiata ditta che ha sfornato oltre 200 colonne sonore in anni di creativa carriera, e presidente di ACMF (Associazione Compositori Musiche per Film). Il disco in questione, Misophonia, nove brani per 39 minuti d’ascolto, è uscito pochi giorni fa, il 23 novembre scorso per essere precisi, in vinile e in digitale.  Continua a leggere



Teho Teardo e Blixa Bargeld tornano con “Christian e Mauro”

Mauro Teho Teardo, classe 1966, nato a Pordenone da genitori trevigiani, è uno dei musicisti italiani più eclettici, culturalmente liberi e creativi che la musica contemporanea europea annovera tra le sue fila. Compositore di colonne sonore di film, serie televisive, pièce teatrali (sue quelle di Denti di Gabriele Salvatores, Il Divo di Paolo Sorrentino, Diaz e Prima che la notte, entrambi di Daniele Vicari), da tempo ha stretto un legame con Blixa Bargeld, al secolo Christian Emmerich, musicista di Berlino, fondatore e tuttora membro degli Einstürzende Neubauten, per anni anche nei Bad Seeds di Nick Cave. Li uniscono la stessa visione dell’essere artista, della musica come sostanza comunicativa e non solo pura estetica. 

Lo scorso ottobre hanno pubblicato il loro terzo album Christian e Mauro, semplicemente, i loro nomi di battesimo. Cosa che ha fatto pensare a un lavoro introspettivo, dopo Nerissimo del 2016, Still Smiling del 2013 e l’Ep, Spring, pubblicato il primo giorno di primavera del 2014.  Continua a leggere



Agnese Contini: «La chitarra canta la mia musica»

Agnese Contini – Foto Chiara Vantaggiato

Agnese Contini ha 35 anni, è salentina, di mestiere fa la musicista e la logopedista. Nell’ottobre scorso ha pubblicato un singolo Desert Earth, che segue a un suo primo album pubblicato nell’ottobre del 2023 intitolato Dinamiche di Volo.

Agnese ha una caratteristica: compone solo musica strumentale con la chitarra che suona da quando aveva 12 anni. Ha studiato la classica poi si è abbandonata ad artisti che ama da sempre, a partire da Mark Knoplfer, suo idolo assieme a George Harrison, Nick Drake, John Butler e Jimmy Page, imbracciando anche l’acustica. Blues roots, fraseggi rock unplugged, niente voce. Alla domanda del perché non la usa pur sapendola gestire, si schernisce: «L’ho fatto, ma per ora preferisco parlare attraverso la mia musica», mi dice.  Continua a leggere



Davide Van De Sfroos, 25 anni di folk, poesia e tanta grinta

Davide Van de Sfroos – Foto Alessio Pizzicanella

Sabato 23 novembre, all’Unipol Forum di Assago, salirà sul palco Davide Van De Sfroos con la sua Mader Band. Non sarà un concerto qualunque, ma la celebrazione dei suoi 25 anni di musica. Che lui ha raccolto in un cofanetto intitolato Van De Best, 49 canzoni che ripercorrono la sua vita artistica e di uomo, pubblicato l’8 novembre scorso, composto da cinque vinili, un taccuino del formato LP di 28 pagine con i suoi appunti, disegni, testi, e una stampa autografata e numerata di un disegno dello stesso musicista. C’è anche la versione Cd con tre dischi.  Continua a leggere