Anche la pandemia da covid19 ha il suo… Live Aid

Dunque ci siamo, il 18 aprile – fuso italiano le 2 del mattino – anche la pandemia da covid19 avrà il suo “Live Aid concert”. Organizzato da Lady Gaga che ne ha lanciato l’idea, subito raccolta dalle grandi rockstar del pianeta, si chiamerà One World: Together at Home. Tra i musicisti che hanno dato la loro adesione oltre a Lady Gaga, Sir Paul McCartney, Elton John, Andrea Bocelli, Alanis Morisette, Chris Martin dei Coldplay, Billie Joe Armstrong, frontman dei Green Day, Lizzo, Billie Eilish, il grande Eddie Vedder dei Pearl Jam, Steve Wonder… Un evento insolito rispetto a quelli dello stesso… Continua a leggere


Saudade, ecco il rimedio per la quarantena

Saudade. Parola sulla quale si è discusso – e si discute ancora – molto. Solo pochi ne comprendono il significato, in buona sostanza, portoghesi e brasiliani. Aggiungo, per dovere di storia, anche un’altra parola, Banzo, eh sì, una sorta di Saudade ma dei popoli africani che si sono ritrovati schiavi in Brasile e in altri paesi occidentali, prede di mercanti e di tratte. Il banzo lo avvertirono, soffrirono, rielaborarono i neri della diaspora, come sono stati definiti in Brasile. Ma qui ci inoltriamo in ragionamenti psico-sociologici che meriterebbero ben più di un semplice post su un blog. Torno alla Saudade… Continua a leggere


Musica e cervello/ La quarantena ci regala pure l’8D! Ma… perché?

La quarantena può giocare brutti scherzi… o almeno rendere appetibili e visionarie cose che, tutto sommato, abbiamo già vissuto quando abitavamo “il mondo normale”. Una di queste l’avrete sicuramente provata, magari senza l’enfasi della conoscenza: un invito via whatsapp a collegarvi a un link dove ascoltare la musica come mai l’avete ascoltata prima. Con la premessa di indossare, possibilmente, un paio di ottime cuffie per contribuire a rendere al massimo questa nuova, strabiliante, incredibile, maivistaprima, aiutatemi con gli aggettivi e le iperboli per cortesia, esperienza sonora. Anch’io, come tutti, per ingannare le ore al di qua delle finestre, mi sono… Continua a leggere


Breaknotes/ E arriva Bob Dylan e la sua Murder Most Foul…

L’ultima novità che davvero si può definire tale del fine settimana appena trascorso proviene da un signore di 78 anni (il prossimo 24 maggio vedrà 79 primavere). Lui si chiama Bob Dylan, la canzone, Murder Most Foul. Nell’epoca dello speed reading, dello speed listening, dove meno parole e concetti sono più efficaci all’attenzione disattenta del nostro mordi e fuggi quotidiano, l’eterno menestrello del Minnesota ha deciso di far uscire – dopo un lungo periodo di raccolte e ripubblicazioni, l’ultimo disco in studio risale al 2012, ed è Tempest – un brano nuovo, original 100%, della durata di quasi 17 minuti.… Continua a leggere


Smart Working? Lavoro “agile”? Nulla sarà come prima

Nulla sarà come prima. Dal mio angolo di studio casalingo fisso il computer. Le musiche che mi frullano per la testa sono tante, attimi, spotlight, ricordi di note e parole. Nulla sarà come prima, nulla sarà, comunque, come qualche giorno fa. Ritornare alla normalità, complice tre settimane di chiusura sta provando ciascuno di noi. Ci si adatta, si riesce a sopravvivere perché l’uomo, come tutti gli animali, riesce a ricavarsi un posto dove stare, cercando poi di trarne il meglio per la propria specie. Ma qui il discorso è più profondo. In pochi attimi sono stati rivisti anni, decenni di… Continua a leggere


Anniversari/ Gli Ottant’anni di Mina

Domani Mina compie 80 anni. La Tigre di Cremona, come ebbe a battezzarla Natalia Aspesi, è una signora che ha fatto delle scelte mai facili, seguendo istinto, dolori, paure, amori, passioni. Una donna non comune, un’artista diventata icona. Il suo lasciare le scene quel famoso 23 agosto 1978 alla Bussola di Marina di Pietrasanta per motivi di salute, poteva sembrare la fine di una carriera. Invece ha segnato l’inizio dell’immortalità. Mina è prima di tutto una musicista. Una persona curiosa che conosce profondamente questo linguaggio universale, se ne abbevera, lo ascolta, lo alimenta, non smette mai di dissetarsi. Sì, perché… Continua a leggere


Interviste/ Paolo Alessandrini e la sua… “Matematica Rock”

Paolo Alessandrini, 49 anni, è l’autore di “Matematica Rock” – Foto Walter Criscuoli.

L’ho scoperto per caso, in una delle mie incursioni in libreria. E il titolo mi ha subito attirato: Matematica Rock. Il sottotitolo, Storie di musica e numeri dai Beatles ai Led Zeppelin, mi ha convinto all’acquisto. Per uno che di matematica non ha voluto mai capirne nulla, averlo tra le mani è stata una sfida. E confesso: fin dalle prime pagine mi ha catturato. Si sa, l’ignoto attira… Vabbè, non vorrei farvi credere che sono uno “zero assoluto” a far di conti, come si diceva un tempo, ma l’approccio ai temi promessi nel titolo è stato per me l’inizio di… Continua a leggere


Weekend in musica/ Tre nuovi album per una domenica “casalinga”

“È un mondo difficile, che vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto”, recitava il mitico Tonino Carotone in Me Cago En El Amor nel lontano 1999. Dopo 21 anni il mondo è sempre più “dificile”, la “vida intensa”, quarantena a momenti e, soprattutto, futuro “incierto”. Dunque, non ci resta che la musica. Per il fine settimana condivido con voi tre album freschi di uscita, diversi tra loro, ma giusti per vivere un weekend più… leggero. Partiamo con James Taylor. A 50 anni di distanza dal suo secondo lavoro, Sweet baby James, pubblicato il 1 febbraio del 1970, proprio ieri… Continua a leggere


Pensieri in musica/ Virus, panico e futuro: rivoglio indietro Milano!

«Posso sentire il battito del tuo cuore, sei spaventato, sì, sì». Quando il rapper 50 Cent, al secolo Curtis James Jackson III, scrisse Psycho, brano tratto dall’album Before I self destruct (2009), cantandolo con Eminem, raccontava in modo crudo e trucido una storia di violenza («mi vedi, sono uno psicopatico, un fuori di testa, un pazzo»). Ripensavo a quei versi in metropolitana, ieri. Milano praticamente deserta, in trincea, incellofanata. Metropolitana da “crime”, poca gente, molti con le mascherine (servissero a qualcosa…), evitare contatto fisico ma anche visivo sembrava la preoccupazione maggiore. Solo che a rappare su quei beat oggi c’è… Continua a leggere


Urban Indie/1 – Roberto Cibelli, Giuliano Saglia e la rivoluzione della musica

Roberto Cibelli, a sinistra, e Giuliano Saglia, a destra, della Red Music

Ok, il discorso va affrontato, e lo dico da vecchio rocker quale sono. L’ormai rugginosa “guerra” tra rock e rap all’alba del 2020 non ha più nessun senso. Il rap ormai è stato introiettato e digerito come genere “storico” acquisito. Ha la sua lunga storia  – dagli anni Settanta a oggi di “rappate” per le strade e nei palchi del mondo ne sono passate tante – e, come è accaduto per il rock, va considerato come una delle “stagioni” della musica, quei particolari, intensi, momenti di cambiamenti sociali e culturali che rendono quest’arte una delle antenne principali per captare i… Continua a leggere