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Me ne sto su in montagna, Veneto, massiccio del Grappa, in una casa che domina la pianura. Neve e silenzio, il fuoco che arde nel caminetto e in cuffia I Contain Multitudes di Bob Dylan da Rough and Rowdy Days. Mi sono scelto con cura la canzone perché mi accingo a scrivere un’intervista a cui tengo molto. L’artista in questione, non a caso un appassionato di Dylan, è un menestrello nostrano, che in trent’anni di attività non ha mai lasciato i binari di un certo tipo di musica, quella che negli anni Settanta veniva definita “impegnata”. Nelle sue ballate c’è… Archivi tag: folk
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Interviste: Beppe Dettori, Raoul Moretti e le tante “Animas”
Xavier Rudd, Gal Costa e Tim Bernardes, Rodrigo y Gabriela: tre singoli da ascoltare
Tre artisti per il weekend: Kiah, Owusu, Kidjo
Per quest’ultimo fine settimana di giugno vi voglio proporre tre artisti apparentemente molto diversi tra loro, per generi, origini, contaminazioni ma che in fondo hanno più di una radice comune. Dalla beninese Angélique Kidjo, al giovane ghanese-australiano Genesis Owusu, al suo primo disco – e che disco! – alla potentissima Amythyst Kiah che ha pubblicato un album che è un capolavoro di forza e di country blues. Musica dinamica, viva, pulsante, per i tre artisti, giusta per il momento, l’estate e la speranza di riconquistare una nuova normalità. 1 – Wary + Strange – Amythyst Kiah La trentaquattrenne artista del… Continua a leggere
Nuove uscite: Arooj Aftab pubblica “Vulture Prince”
Aqualung, l’opera prog dei Jethro Tull, compie 50 anni
Il 1971, sulla scia del 1970, è un anno proficuo per la musica e il rock in particolare. Tra gli album degni di nota di quell’anno c’è anche Aqualung dei Jethro Tull. Disco molto discusso, a tratti incomprensibile soprattutto nei testi, ma decisamente importante per la storia del prog non solo britannico. Il quarto album in studio di Ian Anderson & Soci è considerato il migliore di tutta la loro produzione, oltre a Thick as a Brick pubblicato nell’anno successivo. Con Aqualung la band capitanata dallo scozzese vestito da folletto diventa un riferimento autorevole, vende milioni di copie, si fa conoscere… Continua a leggere
Ozzy Osbourne, arriva “Ordinary Man”, ma non è il solo… uomo comune
Oggi esce il tanto atteso disco di Ozzy Osbourne, Ordinary Man, un gran bell’album, perfetto, rètro al punto giusto, chitarre cupe ed esplosive, voce metallica ancora da “Principe delle Tenebre”, collaborazioni prestigiose (sir Elton John, Post Malone, Tom Morello, Trevis Scott, il produttore Andrew Watt alla chitarra, Duff McKagan dei Guns N’ Roses al basso, Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers alla batteria, Slash nell’assolo finale del brano che apre l’album, Streight To Hell, e in Ordinary Man). L’ex-frontman dei Black Sabbath è un signore di 71 anni che ha vissuto senza risparmiarsi tra droghe, alcol e mattane varie, da vera rockstar. Si rende conto che sta… Continua a leggere