Interviste: Electric Sheep Collective, ne sentirete parlare!

Fifty years ago in Vietnam… People were fighting for nothing. Right now, in Afghanistan, Indonesia, Burundi, Colombia, Congo, Philippine, Yemen, Libya, Nigeria, Syria, Somalia, Sudan… (People are) still fighting, killing each other, fathers, mothers, sons, daughters, sisters, brothers… friends… human beings. People are fighting every day. Fighting for money, fighting for more petrol, more authority, more richness. So, if you don’t want any war, Say Nope to racism Say Nope to exploitation Say Nope to segregation Say Nope to violence Let me take your minds to the fact just yesterday I was watching in CNN, I see the destruction of… Continua a leggere


Metal, la lingua universale del dissenso

Fernanda Lira delle Crypta – frame da Dark Night Of The Soul

Heavy metal, se preferite, solo metal. Di questo genere s’è detto tanto, le origini, andando a scorrazzare in rete, sono le più varie, a chi credere e a chi darne la paternità non è così facile. Come i sottogeneri che ha prodotto, black, folk, death, prog, punk… cui far rigorosamente seguire la parola “metal”. Nonostante il passare degli anni e l’incanutimento di band storiche, il genere non accenna a tramontare, anzi, è sempre vivo e prospero, soprattutto in termini economici. Prendiamo i Metallica, storica band borderline tra metal e rock classico: quest’anno Hetfield & Soci festeggiano i 40 anni e… Continua a leggere


1971, l’anno in cui la musica ha cambiato tutto: da vedere!

Mi sono assaporato 1971, The year that music changed everything, la docuserie di Asif Kapadia trasmessa da Apple Tv+. Racconta, senza tesi né costruzioni, ma con filmati – molti di questi mai visti prima – e testimonianze – mai in camera – un anno determinante per la musica, uno spartiacque tra il prima e il dopo, nel quale si sono concentrati una serie di eventi tragici, dolorosi ma anche spettacolari e dove la musica ha fatto da collante, indicando ai giovani di allora nuove strade, un nuovo mondo possibile. Ispirato a 1971, Never a Dull Moment, libro uscito nel 2016 del critico… Continua a leggere


Tre dischi per il ponte/2: Toquinho e Yamandu Costa, Squid, Sons Of Kemet

Ed eccoci al secondo appuntamento. Oggi condivido con voi tre album molto diversi tra loro. In comune c’è la ricerca, sia che si tratti di MPB, Musica Popular Brasileira, o di un rock alternativo o di un jazz che ha il compito di comunicare, raggiungere il maggior numero di persone  possibile, e per fare ciò, parla e fonde linguaggi attuali, come l’hip hop e un rinato spoken word. Partiamo dunque! 1 – Bachianinha: Toquinho e Yamandu Costa (Live at Rio Montreux Jazz Festival) – Toquinho e Yamandu Costa Due giganti della musica brasiliana e della chitarra. Due generazioni diverse, due… Continua a leggere


Memento/ Bob Marley e il suo magnifico lascito

Particolare del Bob Marley Museum di Kingston – Foto Beppe Ceccato

Mancano 21 giorni al 39esimo anniversario della morte di Bob Marley, uno degli artisti più iconici e fortemente marcanti la storia della musica. Quest’anno, il 6 febbraio, a Kingston l’artista è stato celebrato per il 75esimo anniversario della nascita. In realtà, c’è un’altra data, forse quella più significativa per ricordarlo: il 20 aprile 1981 il governo giamaicano decise di premiare il figlio più famoso (e anche molto scomodo) dell’isola con il Jamaican Order of Merit, riconoscimento dato a chi si distingue nella scienza e nelle arti. Onorificenza dell’ultimo minuto: Marley se ne andrà per un tumore alla testa l’11 maggio.… Continua a leggere