Tre dischi per il weekend: St. Vincent, Joe Barbieri, Vijay Iyer

1 – Daddy’s Home – St. Vincent Come consuetudine, vi propongo tre dischi da ascoltare nel fine settimana. Parto subito con un’uscita fresca fresca, di giornata: Si tratta di Daddy’s Home, ultimo lavoro di St. Vincent, nome d’arte dietro cui si cela la brava Annie Clark, musicista e produttrice americana che vanta collaborazioni importanti, una a cui sono particolarmente legato, è quella con David Byrne in Love This Giant, album del 2012 (ricordate Who?). Dadd’ys Home è un disco irriverente e autobiografico (Annie racconta il periodo, dieci anni, in cui suo padre è stato rinchiuso in prigione per aver partecipato… Continua a leggere


Auguri a David Gilmour, 75 anni!

Marzo è un mese di ricorrenze per i Pink Floyd. Oggi David Gilmour, il mitico chitarrista della band, festeggia i suoi magnifici 75 anni. Per chi non lo avesse ancora visto, andatevi a cercare il docufilm del 2015 David Gilmour: Wider Horizons, un intimo ritratto del Gilmour artista, della sua storia, della sua infinita passione per la musica… Il primo di marzo del 1973, 48 anni fa, la band inglese pubblicava negli States, e dopo tre settimane nel Regno Unito, The Dark Side of the Moon, uno dei capolavori assoluti del rock, nono album in studio, 943 settimane di permanenza… Continua a leggere


1980, l’anno del terremoto in Irpinia ma anche…

Il ricordo fa sempre presa. Ricordare fa bene, ti costringe a scavare nelle tue memorie, a ritrovare fatti accaduti che avevi messo in stand by. Oggi tocca al terremoto dell’Irpinia, quei 90 secondi di terrore che nella serata di quella domenica novembrina di calcio, castagne e copertina sul divano, fecero precipitare all’inferno il sud del Paese: 2914 morti, 8848 feriti, 350mila case crollate o seriamente danneggiate. Sono quarant’anni che è successo. Il 1980 – si potrebbe dire per quasi tutti gli anni, ma in questo caso è più vero che mai – è stato uno spartiacque, un anno dove nel… Continua a leggere


Alessandro Gottardo: musica e disegno? L’arte primordiale

Alessandro Gottardo (Shout) – Foto di Nicola Boccaccini

Musica e fumetto. Musica e graffiti, Musica e illustrazioni. Sembra un’attrazione fatale, arte su arte, a comporre il puzzle perfetto. Complementari – se si pensa bene, come fa notare Alessandro Gottardo, aka Shout, classe 1977, friulano di nascita e milanese d’adozione, famoso quanto talentuoso e creativo illustratore che collabora con testate prestigiose, da Time a The New Yorker – musica e disegno insieme da sempre, in quanto “arte primordiale”. Ho fatto una lunga chiacchierata con Alessandro proprio su questo tema, apparentemente semplice, in realtà molto sfaccettato. Perché, se la “banana” di Andy Wharol per la cover dei The Velvet Underground… Continua a leggere


Musica e cervello/ La quarantena ci regala pure l’8D! Ma… perché?

La quarantena può giocare brutti scherzi… o almeno rendere appetibili e visionarie cose che, tutto sommato, abbiamo già vissuto quando abitavamo “il mondo normale”. Una di queste l’avrete sicuramente provata, magari senza l’enfasi della conoscenza: un invito via whatsapp a collegarvi a un link dove ascoltare la musica come mai l’avete ascoltata prima. Con la premessa di indossare, possibilmente, un paio di ottime cuffie per contribuire a rendere al massimo questa nuova, strabiliante, incredibile, maivistaprima, aiutatemi con gli aggettivi e le iperboli per cortesia, esperienza sonora. Anch’io, come tutti, per ingannare le ore al di qua delle finestre, mi sono… Continua a leggere


Smart Working? Lavoro “agile”? Nulla sarà come prima

Nulla sarà come prima. Dal mio angolo di studio casalingo fisso il computer. Le musiche che mi frullano per la testa sono tante, attimi, spotlight, ricordi di note e parole. Nulla sarà come prima, nulla sarà, comunque, come qualche giorno fa. Ritornare alla normalità, complice tre settimane di chiusura sta provando ciascuno di noi. Ci si adatta, si riesce a sopravvivere perché l’uomo, come tutti gli animali, riesce a ricavarsi un posto dove stare, cercando poi di trarne il meglio per la propria specie. Ma qui il discorso è più profondo. In pochi attimi sono stati rivisti anni, decenni di… Continua a leggere


Interviste/ Paolo Alessandrini e la sua… “Matematica Rock”

Paolo Alessandrini, 49 anni, è l’autore di “Matematica Rock” – Foto Walter Criscuoli.

L’ho scoperto per caso, in una delle mie incursioni in libreria. E il titolo mi ha subito attirato: Matematica Rock. Il sottotitolo, Storie di musica e numeri dai Beatles ai Led Zeppelin, mi ha convinto all’acquisto. Per uno che di matematica non ha voluto mai capirne nulla, averlo tra le mani è stata una sfida. E confesso: fin dalle prime pagine mi ha catturato. Si sa, l’ignoto attira… Vabbè, non vorrei farvi credere che sono uno “zero assoluto” a far di conti, come si diceva un tempo, ma l’approccio ai temi promessi nel titolo è stato per me l’inizio di… Continua a leggere