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Oggi voglio tornare sul teatro-canzone. Genere che ha un suo perché: musica, creatività e recitazione sono una delle classiche forme di intrattenimento, probabilmente la più antica. Vi ho già parlato di alcuni artisti che – vedi Roberta Giallo, Sergio Malpelo Gaggiotti, Rossella Seno, o anche Paolo Fresu – lo propongono in modo intelligente. C’è anche un altro musicista che ne ha fatto lo scopo della propria vita creativa. È un bolognese, 60 anni freschi di festeggiamenti, una verve da ragazzino e un’ironia schietta, contagiosa. Il suo nome? Franz Campi. Un artista “regionale” come si definisce, visto che per lo più… Archivi autore: Giuseppe Ceccato
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Dario Sansone: Napoli, i Foja, i miracoli e le tante rivoluzioni
Esce oggi per l’etichetta indipendente Full Heads Miracoli e Rivoluzioni, ultimo lavoro dei Foja. La band rock folk partenopea capitanata da Dario Sansone ha all’attivo tre album e una peculiarietà: canta in napoletano. Il 1 aprile, su al Nord, nel profondo Veneto da cui provengo, un’altra rockband, anch’essa da anni in azione, i Rumatera, ha pubblicato Made in Veneto, album ironico e istrionico con la medesima caratteristica: cantato rigorosamente in veneto. Entrambi i lavori sono pieni di energia, ricchi di contenuti, affascinanti. Dei Rumatera parlerò venerdì prossimo, ora è il tempo dei Foja e del loro album che, a partire… Continua a leggere
Musica e partecipazione con “Parole al Vento”, a Settimo Milanese
Kole Laca: dal Teatro degli Orrori agli Shkodra Elektronike
Francesca Remigi ritorna con “The Human Web”…
«Sto scrivendo un progetto che presenterò alla Berklee dal titolo The Human Web, dove mi concentro ad analizzare l’impatto dei social media, le condizioni economiche e fisiche, uno scontro che la pandemia ha ulteriormente accelerato. Sai sto seguendo quest’aumento vertiginoso di suicidi e tentati suicidi tra adolescenti, mi ha colpito molto. La mia idea è registrare questo nuovo progetto a Boston con musicisti residenti, a maggio». Questo mi raccontava un anno fa Francesca Remigi in un’intervista uscita su Musicabile. The Human Web, la “tesi” al Berklee College of Musica, nel Berklee Global Jazz Institute (BGJI) sotto al direzione di Danilo… Continua a leggere
Disco del Mese: Djavan Ao Vivo no Montreux Jazz Festival
E siamo già a fine marzo. In questo mese ci sono state molte buone uscite. Segnalo, per esempio, un gran bel disco blues di un duo italiano, i Caboose, e cioè Luis DeCicco alle chitarre e Carlo Corso alla batteria, che l’11 marzo hanno pubblicato Awake Go Zero, per la Bloos Records. Blues crudo, languido, polveroso, pochissimi effetti, a tratti roots, a tratti Hill country, interventi di Desert alla Bombino. A proposito di Desert blues i Tinariwen, il 25 marzo scorso hanno pubblicato un’edizione remastered con aggiunta di brani inediti di Amassakoul, album mitico della band maliana, del 2004. Consiglio… Continua a leggere
Roberta Giallo, ovvero la poetica della vita tra Lucio e l’Arte
Clio and Maurice: la voce, il violino e la ricerca della bellezza
Non potevo iniziare meglio l’ultima settimana di marzo! Mi sono, infatti, imbattuto in due giovani artisti, Clio and Maurice, lei una gran voce soul, lui violinista versatile, entrambi di Milano. Voglio cominciare da loro, nei prossimi giorni il mio racconto musicale si sposterà fra teatro-canzone e jazz contemporaneo, con belle sorprese e graditi ritorni. Clio and Maurice mi hanno convinto per più di un motivo: sono giovani, hanno un facile talento, e, non guasta mai, hanno ben delineato il loro percorso artistico. E poi, da non sottovalutare, sono fuori dal coro. È la mia piccola battaglia quotidiana che combatto attraverso… Continua a leggere
Caro Lucio rispondo… la “lettera” di Rossomalpelo a Lucio Dalla
L’altro giorno, con Dan Costa, siamo finiti a discutere di estetica della musica. Per il musicista italo-lusitano la musica non può avere interferenze, vedi il testo, perché questo “rovinerebbe”, anzi, interpreto meglio, “altererebbe” l’armonia e la purezza del suono. Visione più che legittima, se aprissimo un dibattito staremmo giorni a dire la nostra. Non per semplificare, ma c’è musica per ogni momento, un linguaggio che può assorbire altri linguaggi, e sta proprio qui la sua meraviglia! Per questo voglio condurvi, per dirla con i Pink Floyd, on the other side of the moon, per parlare non di melodie ma di… Continua a leggere