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Non so voi, ma quando uscì il disco Buena Vista Social Club, opera prima dei Buena Vista Social Club, 25 anni fa, Compay Segundo e la sua nutrita band mi mandarono in tilt. Alcuni tra i più distinti, quotati e vecchi musicisti degli anni Quaranta e Cinquanta, quelli che cantavano nelle case della Trova dell’isola caraibica, ritornavano alla ribalta grazie a quel raffinato cercatore d’oro, musicista e produttore che porta il nome di Ry Cooder, a Nick Gold, patron dell’etichetta inglese World Circuit e al maestro cubano Juan de Marco Gonzáles che diventò il direttore d’orchestra della mitica band. Era… Archivi autore: Giuseppe Ceccato
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Intervista: Marisa Monte e le sue “Portas” aperte sul futuro
Rock, mostri sacri e il tempo che passa
La notizia l’ho letta ieri sera su Rolling Stone America: Rod Stewart, Kenney Jones e Ron Wood incideranno ancora come Faces, band che nacque nel 1969 e che vide, nel corso degli anni, anche la partecipazione di Mick Hucknall, il rosso dei Simply Red. Qualcuno ricorderà di sicuro l’album e l’omonima canzone Ooh La La del 1973. In quest’occasione Ron Wood ha annunciato anche nuove uscite con i Rolling Stones: con Jagger sta lavorando a tracce inedite per il quarantesimo dell’album Tattoo You che uscirà prossimamente in un cofanetto celebrativo. Sempre sulla home del sito del magazine americano questa mattina si… Continua a leggere
Metal, la lingua universale del dissenso
Estate in musica: Siena Jazz incontra Avishai Cohen e Shai Maestro
Il giorno dopo la vittoria italiana agli Europei di calcio e la notizia che questo successo potrà portare un beneficio al nostro Pil di ben 12 miliardi di euro, mi sento più ottimista! A proposito di Pil e periodo nero per la categoria artisti, sto sfogliando i tantissimi festival di musica che stanno ripopolando i palchi da nord a sud del nostro Paese. Tra Umbria Jazz, Pistoia Blues (che terminerà questa settimana), l’Estate al Maxxi di Roma, l’Estate Sforzesca e La Milanesiana, a Milano, c’è un festival di cui voglio parlarvi. Ed è quello che inizierà il prossimo 24 luglio… Continua a leggere
Musica brasiliana: social, leoni da tastiera e nostalgia
Tre dischi, tre voci femminili, tre modi di passare il weekend…
Come ormai consuetudine, anche questo venerdì vi propongo tre album da ascoltare durante il weekend. Questa volta si tratta di tre nuove uscite di giugno dove le protagoniste sono tre donne. Tre artiste di notevole bravura, tra elettronica, neo soul e Musica Popular Brasileira di nuova generazione. Viaggeremo, quindi, tra New York, Melbourne e São Paulo. 1 – Fatigue – L’Rain Partiamo da New York, Brooklyn per la precisione. L’Rain è il moniker che si è scelta Taja Cheek, trentenne cantautrice, una laurea in musica e un modo di comporre molto personale. Il nome d’arte L’Rain è un omaggio a… Continua a leggere
Thiago Nassif, la nuova musica brasiliana. Parola di Arto Lindsay
Tre artisti per il weekend: Kiah, Owusu, Kidjo
Per quest’ultimo fine settimana di giugno vi voglio proporre tre artisti apparentemente molto diversi tra loro, per generi, origini, contaminazioni ma che in fondo hanno più di una radice comune. Dalla beninese Angélique Kidjo, al giovane ghanese-australiano Genesis Owusu, al suo primo disco – e che disco! – alla potentissima Amythyst Kiah che ha pubblicato un album che è un capolavoro di forza e di country blues. Musica dinamica, viva, pulsante, per i tre artisti, giusta per il momento, l’estate e la speranza di riconquistare una nuova normalità. 1 – Wary + Strange – Amythyst Kiah La trentaquattrenne artista del… Continua a leggere
Alberto Pederneschi, la batteria e un enigmatico Microcosmo
Dopo Alessandro Deledda, vi propongo un altro viaggio personale nella musica alla ricerca di suoni ed emozioni diverse. Questa volta non c’è il pianoforte ma una batteria. Esatto, avete capito bene: un disco intero eseguito soltanto usando una batteria. L’artista in questione si chiama Alberto Pederneschi, classe 1971, abita in provincia di Pavia e insegna batteria a Milano. È uno dei batteristi più quotati della – permettetemi di chiamarla così – “controcultura musicale” milanese. Ha appena pubblicato il suo primo disco per batteria preparata intitolato Microcosmo, per l’etichetta inglese FMR Records. Ascoltarlo è un’esperienza, anche perché sono partito con l’idea… Continua a leggere