Lockdown. È da un po’ di mesi che abbiamo imparato a conoscere e usare questa parola (per inciso, finita nelle nuove edizioni dei dizionari di lingua italiana). Può un semplice vocabolo diventare sottilmente infido, entrare nel tuo cervello, lavorare, divorare neuroni, far cambiare umore, decidere i tuoi pensieri? Certo che sì! Lockdown viene pronunciato ogni giorno, probabilmente più di amore, e pensato sicuramente più del sesso, il che è tutto dire. E arrivo al punto: come si combina lockdown con la musica? Stando al significato – isolamento, blocco, confinamento – è l’esatto contrario della seconda, che è apertura, curiosità, fascino,… Continua a leggere
Archivi autore: Giuseppe Ceccato
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Sign O’ The Times: consacrazione o abuso di un mito?
Mi sto ascoltando l’album “espanso” Sign O’ The Times (Super Deluxe) uscito il 20 settembre scorso. Sign O’ The Times è forse – sicuramente per molti – il disco capolavoro di Prince, morto il 21 aprile 2016, uscito nel 1987. Un apparente intricato groviglio di generi, musiche, testi, partoriti dalla mente del mitico musicista di Minneapolis. Disordine creativo che aveva, eccome, un ordine, una serie di piani di lettura, a ben ascoltare, che si intersecano e si espandono in altri orizzonti. Insomma, una specie di matrioska del pentagramma. Qualcuno, ai tempi, l’aveva definito uno spartiacque per la musica afroamericana e… Continua a leggere
Hip Hop: Denise Chaila e Pan Amsterdam, due artisti fuori dal coro
Oggi vi voglio parlare di hip hop. O meglio, di un certo tipo di hip hop, non propriamente di largo consumo e appiattito su canoni commerciali. Me ne hanno dato l’occasione due album usciti lo stesso giorno agli inizi di ottobre. Si tratta di due artisti molto diversi tra loro, per provenienza e formazione, ma che, seppure con tutte le dovute e rispettabili differenze, hanno in comune quel certo modo di sentire e interpretare un genere, riportandolo alla sua essenza primordiale con freschezza e coscienza musicale. Passiamo ai nomi. La prima è una giovane zambese naturalizzata irlandese. Si chiama Denise… Continua a leggere
Triste addio a Eddie Van Halen, il ritorno degli AC/DC
Due le notizie che oggi tengono banco, musicalmente parlando, e delle quali non si può esimersi dal parlarne. Parto dalla morte di una rockstar. Un cancro s’è portato via a 65 anni Eddie Van Halen, uno dei grandi chitarristi rock del Novecento, un “Superhero”, come lo ha definito Gene Simmons dei Kiss. L’olandese, fumatore accanito, sapeva come far vibrare le corde della sua chitarra, era un virtuoso nel suo genere, anche se, confesso, lo ascoltavo alla fine degli anni Settanta (il primo album del 1978, chiamato semplicemente Van Halen, era un percorso forte e fantastico nel mondo dell’hard rock in… Continua a leggere
Gegè Telesforo: la musica in testa e l’arte nel cuore

Gegè Telesforo a Rovigo il 20 settembre scorso nel suo primo concerto dopo il lockdown – Foto Claudio Cecchetti
Rovigo, la soddisfazione di un weekend Jazz/Blues

Domenico De Fazio, degli “I Shot A Man”, vincitori della competizione – foto di Andrea Guerzoni
Hendrix, Joplin, Morrison: la morte e la consacrazione eterna
Ci sono cose che bisogna fare. E questa è una di quelle. Cinquant’anni fa, 1970. Inizio di un nuovo decennio, e che decennio! L’euforia degli ultimi anni Sessanta, la grande rivoluzione di costumi, cultura, pensiero che inizia a incanalarsi in torrenti, spesso in piena. La musica non fa eccezioni, anzi è proprio in quest’arte che si vivono i grandi cambiamenti, le rivoluzioni concrete, il rock, il prog, gli esperimenti, i talenti. L’11 marzo del 1970 – è solo uno dei numerosi esempi – Crosby Still Nash & Young pubblicarono uno dei dischi più belli di sempre, Déjà vu. Nell’agosto dell’anno prima l’America… Continua a leggere
Com’è nata la musica? Risponde Stefano Zenni

Stefano Zenni, 58 anni, è musicologo, docente al conservatorio di Bologna e musicista jazz
Famosi, impegnati, sofisticati. Tre anteprime di album che verranno…
Post per il fine settimana: voglio presentarvi tre anteprime di album che verranno, a ottobre. Sono “confezionati” da tre artisti diversissimi tra loro, famosi, impegnati, sofisticati. Come sempre accade, in preparazione all’uscita del nuovo disco, vengono rilasciati alcuni brani che gli autori scelgono come maggiormente rappresentativi del loro nuovo lavoro. Parto dal sofisticato, anzi, sofisticata. Lei si chiama Emel Mathlouthi, 38 anni, cantautrice di Tunisi, residente a New York. Il prossimo 23 ottobre uscirà il suo nuovo lavoro The Tunis Diares. Si tratta di un doppio album, nove canzoni ciascuno, divise tra brani composti e cover di canzoni famose rivisitate dei… Continua a leggere
Libano: un disco per la ricostruzione culturale del Paese
4 agosto 2020: un’esplosione potentissima causata da un deposito di nitrato di ammonio distrugge la zona portuale di Beirut. Il bilancio è di quasi 200 morti, migliaia di feriti, e oltre trecentomila persone che hanno perso casa e lavoro. Danni per miliardi di dollari. La tempesta perfetta per un Paese, il Libano, già tecnicamente fallito, sepolto da un indebitamento spaventoso e quel martedì d’agosto anche dalle macerie. Si sta scavando ancora tra i palazzi crollati per cercare corpi e, magari, anche qualche persona ancora viva… In tutto questo pauroso disastro, pochi giorni fa l’esercito libanese ha scoperto altre quattro tonnellate… Continua a leggere