
Léa Freire – Foto di Caroline Bittencourt
Stasera al cinema Anteo di Milano inizia la dodicesima edizione di Agenda Brasil, Festival Internazionale di Cinema Brasiliano. Vi starete chiedendo perché mai sto scrivendo di cinema in un luogo di musica. Perché il tema di quest’anno è Brasile: presente!, Il Paese latino americano è tornato dopo anni incerti non solo con il buon cinema ma anche con la miglior musica, con due docufilm dedicati a due grandi della musica brasileira, Léa Freire e Luiz Melodia, e un delizioso spaccato sulla nascita di Radio Fluminense, A Maldita (La maledetta) a Rio de Janeiro, emittente che nei primi anni Ottanta ha contribuito non poco a fare emergere il fenomeno del Rock brasiliano.
La ragione per cui vi sto scrivendo tutto questo ha un nome e un cognome, Léa Freire, paulistana, musicista, compositrice, direttrice d’orchestra, fondatrice dell’etichetta discografica Maritaca. Léa è un’anima libera, combatte con determinazione da sempre gli stereotipi, la sua musica affonda nelle radici del suo Paese e nella sua inesauribile creatività. «Suono perché senza la musica mi ammalerei», mi dice. «Non sto scherzando, ho persino la prescrizione medica incorniciata al muro, che mi dice che devo suonare per restare in salute, dunque la musica è la mia medicina!». Continua a leggere
 
             
             
			







