Giovanni Amighetti e la musica secondo Ahymé

Giovanni Amighetti

Un festival dove si parla di condivisione, di cultura degli altri. Non fusioni a freddo, né tantomeno contaminazioni superficiali. Questo è Ahymé, nato nel 2019 a Parma per iniziativa dell’associazione Colori d’Africa, presieduta da Bessou Gnaly Woh e da Giovanni Amighetti, musicista e produttore parmigiano. Quest’anno la manifestazione ha guadagnato più spazi, più location d’ascolto, tra Emilia Romagna e Lombardia. Iniziata il 23 giugno scorso, chiuderà i battenti il 20 e il 21 luglio con un concerto decisamente interessante: Genesis Piano Project dell’americano Adam Kromelow. Un appuntamento da non lasciarsi scappare per chi ama il rock prog, il 20 al Parco Ducale di Parma e il 21, nell’ambito della rassegna Arena Milano Est 2022, a Lambrate, in via Riccardo Pitteri, accanto al cinema teatro Martinitt. Continua a leggere



Kole Laca: dal Teatro degli Orrori agli Shkodra Elektronike

Kole Laca – Foto Rozafa Shpusa

Il 10 marzo scorso è uscito un Ep piuttosto unico nel suo genere dal titolo Live @ Uzina, registrato in un vecchio teatro di posa alla periferia di Tirana, dagli Shkodra Elektronike, un duo italo-albanese. Volutamente misterioso, cantato in albanese, tappeti di synth minimal che danno spazio a una voce armonica, melodiosa, a tratti resa più “acida” da incursioni elettroniche… Ce n’era in abbondanza per stimolare la mia curiosità. Anche perché l’ideatore del progetto e autore degli arrangiamenti è uno di mia vecchia conoscenza di ascolti, Kole Laca (il cognome si pronuncia Lazza, anche se, come scherza Kole, «ormai mi… Continua a leggere


Francesca Remigi ritorna con “The Human Web”…

«Sto scrivendo un progetto che presenterò alla Berklee dal titolo The Human Web, dove mi concentro ad analizzare l’impatto dei social media, le condizioni economiche e fisiche, uno scontro che la pandemia ha ulteriormente accelerato. Sai sto seguendo quest’aumento vertiginoso di suicidi e tentati suicidi tra adolescenti, mi ha colpito molto. La mia idea è registrare questo nuovo progetto a Boston con musicisti residenti, a maggio». Questo mi raccontava un anno fa Francesca Remigi in un’intervista uscita su Musicabile.  The Human Web, la “tesi” al Berklee College of Musica, nel Berklee Global Jazz Institute (BGJI) sotto al direzione di Danilo… Continua a leggere


Clio and Maurice: la voce, il violino e la ricerca della bellezza

Non potevo iniziare meglio l’ultima settimana di marzo! Mi sono, infatti, imbattuto in due giovani artisti, Clio and Maurice, lei una gran voce soul, lui violinista versatile, entrambi di Milano. Voglio cominciare da loro, nei prossimi giorni il mio racconto musicale si sposterà fra teatro-canzone e jazz contemporaneo, con belle sorprese e graditi ritorni. Clio and Maurice mi hanno convinto per più di un motivo: sono giovani, hanno un facile talento, e, non guasta mai, hanno ben delineato il loro percorso artistico. E poi, da non sottovalutare, sono fuori dal coro. È la mia piccola battaglia quotidiana che combatto attraverso… Continua a leggere


Arpa ed elettronica nella musica di Floraleda Sacchi

Floraleda Sacchi – Foto Andrea Sirtori

Oggi torniamo a parlare d’arpa. Strumento affascinante, mistico, che esiste da milioni di anni. Probabilmente il primo a pizzico, con tutta probabilità nato dall’arco usato per cacciare. Testimonianze di arpe esistono nell’antico Egitto, 5 mila anni fa, ma ce ne sono anche di più vetuste, di seimila anni fa, traccia trovata su un vaso sumero rinvenuto a Ur, nella bassa Mesopotamia. Non voglio narrarvi la storia dell’arpa, ma uno strumento così antico affascina, a maggior ragione perché è presente in molte culture e popolazioni, in vari modelli, forme e grandezze, dall’Africa, all’Europa, all’Oriente. Grazie a ottimi musicisti, da anni l’arpa… Continua a leggere


Interviste: VillaZuk, tecnologia, riflessioni e valori positivi

I VillaZuk: da sinistra, Francesca Paola Sirianni, Alessio Sisca, Domenico Scarcello, Andrea Minervini e Simone Stellato

VillaZuk. Ovvero Domenico Scarcello, voce e chitarre, 38 anni, e Andrea Minervini, basso, 35. Si conoscono da quando erano adolescenti. Sono nati in due paesi vicini, nella Calabria cosentina, la Sila alle spalle. Attivi dal 2010, frizzanti, creativi, i VillaZuk scrivono seguendo i dettami del cantautorato “storico” ma non si definiscono cantautori. Musicalmente, spaziano tra rock, pop, reggae, ma non sono nulla di tutto ciò. O meglio, ne sono un’azzeccata sintesi. Testi per nulla banali e arrangiamenti positivi fanno sì che le loro canzoni, nonostante affrontino temi complessi, abbiano sempre una via d’uscita, la speranza di un lieto fine. E… Continua a leggere


Naviganti e Sognatori, un disco per fantasticare…

Da sinistra, Max Trabucco, Alessandro Turchet, Luca Falomi – Foto di Fabio Marcoleoni

In questa giornata milanese un po’ così, grigia, con una pioggerella gelata pronta a ricordare che, nonostante il sole intraprendente delle scorse settimane, siamo ancora in pieno inverno, mi sono deciso di riorganizzare gli ascolti degli ultimi mesi. Da buon meteoropatico, una scusa per togliermi dalla testa quel senso di stanca tristezza che non approda a nulla… encefalogramma piatto. Tralasciando la mia cupa condizione, mi è capitato tra le mani un disco uscito il 14 ottobre scorso per Abeat Records. Si tratta di Naviganti e Sognatori, una cover bellissima, una vecchia nave che scorre in un mare giallo, in una notte… Continua a leggere


Interviste: Davide Zilli e il suo swing da… psicanalisi

Davide Zilli – Foto Laila Pozzo

Continua il mio viaggio tra i cantautori italiani, ne troverete altri in questo 2022. Questo volta vi parlo di Davide Zilli, 44 anni, piacentino di nascita ora a Parma. Un diploma al Conservatorio di Milano in pianoforte, una laurea in lettere a Pavia e una carriera divisa tra insegnamento e musica. Di mattina è professore di lettere e storia, la sera un musicista (con predilezione per jazz e swing), cantautore graffiante e divertente. Il 21 gennaio scorso ha pubblicato, a sette anni dal suo ultimo lavoro, Il Congiuntivo se ne va, Psicanaliswing, otto brani scanditi da swing, pop e anche… Continua a leggere


Brunori Sas e la sua “Ode al Cantautore”: così è il mercato…

Può un artista zippare nel testo di una canzone di 3 minuti e 16 secondi un graffiante ritratto della musica italiana? Se si tratta di Dario Brunori (Sas) sì. Eclettico quanto basta, intelligente, provocatorio, una gran bella capacità di scrittura e altrettanta di mettere in musica i suoi pensieri, mai scontato, ha pubblicato una settimana fa un Ep, che richiama  il precedente disco Cip! uscito nel 2020.  Il titolo è Cheap! Che in inglese significa “economico”, costato poco (visto che se l’è scritto, musicato, cantato, suonato e registrato tutto da solo a casa sua a dicembre, albero di Natale addobbato lo testimonia!),… Continua a leggere


Riflessione su musica e videoclip: una coperta di Linus o un… booster?

Musica e video godono di un rapporto privilegiato. Entrambi trasmettono segnali, emozioni, raccontano storie. Di questa relazione passionale il business della musica se n’è accorto già da molti anni e ci è andato giù determinato. Ci siamo abituati ai videoclip, non esistono praticamente brani senza una storia filmata. La mia riflessione di oggi, vuol essere una provocazione. All’inizio erano gli stessi musicisti ad apparire cantando, suonando in playback, poi, via via, con una dicotomia sempre più evidente, il video è diventato altro, una storia a sé, raramente piccoli gioielli da cineteca, il più delle volte brevi sceneggiature sul significato del… Continua a leggere