Sanremo, perché criticarlo?

È iniziato il Festival. Come ogni anno si officia il sacro rito di metà inverno degli italiani: una kermesse che si autocelebra. La Canzone Italiana è il contorno, servito da San Algoritmo.

Ieri sera nel mio quartiere sembrava ci fosse il coprifuoco, nessuno in giro tranne qualche umano con quadrupede al seguito per le esigenze fisiologiche di quest’ultimo. I dati appena diffusi dicono che ha avuto una media di ascolti di 10 milioni 561mila telespettatori con il 65.1% di share. Ho visto il Festival, perché non puoi criticare, discutere, giudicare se non vedi. E quello che ho visto è uno show rodato – in realtà un po’ “stanchino” per dirla alla Forrest Gump – ben fatto (e ci mancherebbe, mamma Rai si gioca una buona fetta di introiti), e trenta canzoni che sono la prova evidente che la musica, tranne rarissime eccezioni, non è di casa all’Ariston. Continua a leggere