
Giulia Pratelli e Luca Guidi – Foto Francesco Luongo
Giulia Pratelli e Luca Guidi – Foto Francesco Luongo
Non c’è creazione, né inizio assoluto: per Ferecide, pensatore e scrittore greco vissuto nel VI secolo a.C., la Terra esiste da sempre e, insieme al Tempo (Chronos) e a Zeus (Zas), forma una triade eterna da cui prende vita l’Universo. Una visione arcaica e affascinante, a metà tra mito e filosofia, in cui il cosmo nasce non con la violenza ma con un gesto di unione: Zeus riveste Chthoniê, la Terra primordiale, con un manto ricamato di stelle, oceani e montagne. È così che la materia prende forma, e il mondo come lo conosciamo comincia a respirare.
Penserete che mi sono ammattito. E invece no! Sono partito dalla cosmografia di Ferecide per presentarvi l’ultimo lavoro di Dalila Kayros, artista sarda, che fa del canto e del ritmo la base della sua ricerca musicale. Il suo nuovo album, uscito proprio oggi per Subsound Records, si chiama Khthonie, non a caso. Il parallelismo tra cosmografia ferecidiana e musica ha scatenato la fantasia e l’abilità interpretativa di Dalila. Un percorso logico fatto di note, sogni, letteratura, fusi insieme per dar vita a nove brani – 42 minuti di ascolto – nei quali la musica elettronica scritta assieme a Danilo Casti e la sua attenta ricerca vocale scavano nei generi musicali per trovare l’elemento ancestrale della musica. Continua a leggere
Basta un “sol” armonico pizzicato sulla corda del contrabbasso per entrare nel mondo di Roots, ultimo lavoro firmato da Daniele Di Bonaventura e Arild Andersen uscito per Tǔk Music il 21 marzo scorso. Una nota evocativa, seguita da altri armonici che catturano lasciandoti senza fiato, abbandonato alle emozioni di un viaggio che dura 46 minuti. Le fermate di questo treno che corre sui binari della maestria e dell’improvvisazione sono dieci. Dieci stazioni dove il bandoneon di Daniele e il contrabbasso di Arild parlano fitto, raccontandosi storie, rivangando ricordi, guardando al futuro. Continua a leggere
Alessandro Loi, nome d’arte AleLoi. È un bassista torinese coinvolto in diversi progetti con gli Statuto, i Fratelli Lambretta Ska Jazz, Silvia Tancredi, Eugenio Mirti&The Bad Faith, che naviga tra funk, soul, jazz, blues, R&B e gospel, genere a cui è stato introdotto da Gigi Rivetti, pianista e producer, prezioso collaboratore nella fattura di questo primo disco solista di Alessandro, It Smells Funny, otto brani per 44 intensi minuti d’ascolto. Il titolo è stato estrapolato da una frase pronunciata da Frank Zappa a proposito del jazz: «Jazz is not dead, it just smells funny». Continua a leggere
Ilaria Pilar Patassini – Foto Paolo Soriani
Il 28 marzo uscirà per Parco della Musica Records Canto Conte, album firmato da Ilaria Pilar Patassini con Angelo Valori e l’orchestra Medit. Il lavoro verrà presentato dagli stessi musicisti la stessa sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Diciotto brani per 72 intensi, emozionanti, stimolanti minuti, un excursus nella imponente discografia dell’avvocato di Asti. Definirlo cantante e musicista è riduttivo. Paolo Conte è molto di più, un istrione, un volto indimenticabile, un poeta, un attore, uno scrittore. La Patassini lo definisce «una nazione corsara», un mondo da esplorare per capire la sua arte ma anche per incontrare se stessi.
Sostiene Pilar nelle note al disco: «La produzione artistica di Paolo Conte è una summa di arti: canzone, poesia, letteratura, jazz, cinema, opera, arte visiva e un profumo coloniale e retrò, ma il tutto resta invariabilmente contemporaneo, non mi stanco mai di ascoltarlo. Erano anni che volevo realizzare questo progetto, volevo dare voce e corpo alla parte femminile di Conte, al suo lato più sensuale, erotico, giocoso e francese. Alla fine tra l’incoscienza e la saggezza ha vinto il desiderio». Continua a leggere
Damon Arabsolgar – Foto Ginevra Battaglia
Nicolò Piccinni è un musicista torinese di 36 anni. Dalla sua ha la profonda capacità di tirarti dentro i suoi pensieri, di coinvolgerti nei suoi voli pindarici che portano sempre da qualche parte. Sarà che ha fatto teatro sin da bambino, sarà la sua bravura nel recepire quello che succede attorno lui per poi metterlo in versi e musica, sta di fatto che è uno degli eredi più genuini del cantautorato che fu. Alcuni mesi fa ha prodotto assieme alla sua band, gli Internauti, e autopubblicato, mareAmare, un concept album che include anche un libro di suoi racconti con le illustrazioni di Sara Zollo edito da Morsi. Continua a leggere
Ristampe, edizioni Deluxe, cofanetti, inediti. Il mondo del vinile e del Cd naviga a vele spiegate. Una manna per gli appassionati e per i collezionisti, un bel giro per le case discografiche, ma soprattutto l’opportunità di andare a recuperare dei lavori che hanno, per vari motivi, rappresentato un momento di svolta nella musica dell’epoca o del lavoro dei musicisti. Ho scelto tre ristampe uscite tra gennaio e febbraio. Due sono album storici, di fine anni Sessanta che hanno avuto altre ristampe nel corso degli anni. L’ultimo è uno degli album iconici degli Wilco, pubblicato nel 2004, A Ghost is Born, espanso in ben 65 tracce per nove Cd. Continua a leggere
Il 17 gennaio scorso è uscito per l’etichetta indipendente Belfagor Label il secondo lavoro di Joe Pisto e Fausto Beccalossi dal titolo Respiro. Il chitarrista lucano e il fisarmonicista bresciano hanno stretto da oltre 15 anni un solido e proficuo rapporto di collaborazione, iniziato con numerosi concerti insieme e perfezionato da un disco, uscito nel 2018, dal titolo Interplay. È proprio su questa parola, ormai d’uso comune per definire nel jazz un perfetto dialogo tra i musicisti, che si fonda quest’unione artistica. Interplay è interazione, scambio dinamico di linguaggio, sinergia, credere nelle capacità dell’altro. Continua a leggere
In questi primi due mesi del 2025 sono usciti tre dischi che mi stanno piacendo molto. Per il modo in cui sono stati concepiti, per la qualità delle produzioni e la sensibilità del proporre grande musica ricca di emozioni. Inizio (catalogati per data di uscita dal più recente) con una toccante storia per chitarra, kora e voce dove l’argomento sono le migrazioni, intese in senso lato, la Natura per sopravvivere vive di migrazioni. Ce la propongono Piers Faccini e Ballaké Sissoko in un disco che crea dipendenza. Si prosegue con Nyron Higor, giovane musicista brasiliano che si sta affermando come nuovo esponente di gran valore della Musica Popular Brasileira (MPB). Chiudo con Early James, anche lui giovane artista, di Nashville, che ha registrato il suo ultimo disco in una casa centenaria della città per assorbire tutto il “ruvido” di una registrazione autentica senza perfezionismi da sala d’incisione. Nel titolo ho scritto “musica per palati fini”. Nessun riferimento ad altri “palati” ma solo la voglia di presentarvi, qualora non li aveste ancora ascoltati, tre esempi di come la musica approccia temi, argomenti, storie. Qui siamo ad alti livelli per bravura degli artisti, per capacità d’emozionare, immaginare, coltivare nuovi orizzonti. Continua a leggere