Gianni Savelli Media Res: «Con il sax vi racconto dove mi hanno portato gli Alisei»

Riprendo il 2025 parlandovi di Gianni Savelli e del suo ultimo lavoro uscito lo scorso anno per AlphaMusic dal titolo Alisei. Savelli, classe 1961, è un sassofonista eclettico, docente di Tecniche di Improvvisazione Musicale nel Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, un musicista che ha calcato molto palchi nazionali e internazionali, in orchestre e collaborazioni prestigiose, dalla PMJO, la Parco della Musica Jazz Orchestra – che ora, ahinoi!, non esiste più -, a Natalie Cole, Javier Girotto, Ornella Vanoni, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Venditti, Barbarossa, Marina Rei… 

Gianni Savelli Media Res è il quintetto con cui questo artista si esprime, composto, oltre che da lui stesso, al sax tenore, da Fulvio Sigurtà alla tromba, Enrico Zanisi al piano, Luca Pirozzi al basso e Alessandro Marzi alla batteria e percussioni. Continua a leggere



Paolo Benvegnù, la sua morte e il suo testamento artistico: gioia, amore e pace

Paolo Benvegnù – Foto Antonio Viscido

«Non ho ruoli, sono uno spettro, racconto un mondo antico senza nostalgia… La musica per me è una meravigliosa passività: sono una persona felice, non ho mai fatto del male a nessuno. Lo dico senza provocazione: il mio futuro è diventare un corriere di Amazon o di Deliveroo e fare musica per hobby. Solo così potrò permettermi di avere un pensiero».

Così Paolo Benvegnù chiudeva una lunga intervista che avevo pubblicato su Musicabile nel giugno del 2023 in occasione dell’uscita del suo Ep Solo fiori. Paolo se n’è andato improvvisamente ieri ad appena 59 anni. La vita, per quei giri misteriosi che nessuno capirà mai, l’aveva portato ad esibirsi a Via de Matti n.0, trasmissione di Stefano Bollani (con cui ha collaborato più volte) e Valentina Cenni, cantando uno dei suoi brani più belli, È solo un sogno, diventato, dunque, il suo testamento. Musica e gioia, pace e armonia. 

Sempre in quell’intervista gli avevo chiesto di cosa, secondo lui, avrebbe bisogno oggi l’uomo. E lui senza esitazione mi aveva risposto: «Della consapevolezza di intercettare l’imprevedibilità di cui tutti siamo fatti e dell’irrazionalità dell’amore», soffermandosi sul significato della parola amore: «C’è chi interpreta l’etimologia della parola amore dal latino a-mors, privo di morte: mi piace vederlo così, amare è non dare morte, ma vita». 

Per ricordare Paolo vi ripropongo l’ultima intervista uscita su Musicabile il 16 ottobre scorso, dopo la pubblicazione Piccoli FragilissimI Film Reloaded e l’inizio della sua tournée.  Continua a leggere



Pivio: «con Misophonia propongo modelli alternativi all’omologazione»

«Questo disco è dedicato a quanti hanno fiducia nell’arte, in ogni sua forma, come veicolo di speranza. Fanculo a tutti quelli che non la meritano (e sono troppi)!». Parole di Pivio, sì, proprio lui, Roberto Giacomo Pischiutta, ingegnere elettronico, musicista, in coppia con Aldo Se Scalzi nella premiata ditta che ha sfornato oltre 200 colonne sonore in anni di creativa carriera, e presidente di ACMF (Associazione Compositori Musiche per Film). Il disco in questione, Misophonia, nove brani per 39 minuti d’ascolto, è uscito pochi giorni fa, il 23 novembre scorso per essere precisi, in vinile e in digitale.  Continua a leggere



Teho Teardo e Blixa Bargeld tornano con “Christian e Mauro”

Mauro Teho Teardo, classe 1966, nato a Pordenone da genitori trevigiani, è uno dei musicisti italiani più eclettici, culturalmente liberi e creativi che la musica contemporanea europea annovera tra le sue fila. Compositore di colonne sonore di film, serie televisive, pièce teatrali (sue quelle di Denti di Gabriele Salvatores, Il Divo di Paolo Sorrentino, Diaz e Prima che la notte, entrambi di Daniele Vicari), da tempo ha stretto un legame con Blixa Bargeld, al secolo Christian Emmerich, musicista di Berlino, fondatore e tuttora membro degli Einstürzende Neubauten, per anni anche nei Bad Seeds di Nick Cave. Li uniscono la stessa visione dell’essere artista, della musica come sostanza comunicativa e non solo pura estetica. 

Lo scorso ottobre hanno pubblicato il loro terzo album Christian e Mauro, semplicemente, i loro nomi di battesimo. Cosa che ha fatto pensare a un lavoro introspettivo, dopo Nerissimo del 2016, Still Smiling del 2013 e l’Ep, Spring, pubblicato il primo giorno di primavera del 2014.  Continua a leggere



Agnese Contini: «La chitarra canta la mia musica»

Agnese Contini – Foto Chiara Vantaggiato

Agnese Contini ha 35 anni, è salentina, di mestiere fa la musicista e la logopedista. Nell’ottobre scorso ha pubblicato un singolo Desert Earth, che segue a un suo primo album pubblicato nell’ottobre del 2023 intitolato Dinamiche di Volo.

Agnese ha una caratteristica: compone solo musica strumentale con la chitarra che suona da quando aveva 12 anni. Ha studiato la classica poi si è abbandonata ad artisti che ama da sempre, a partire da Mark Knoplfer, suo idolo assieme a George Harrison, Nick Drake, John Butler e Jimmy Page, imbracciando anche l’acustica. Blues roots, fraseggi rock unplugged, niente voce. Alla domanda del perché non la usa pur sapendola gestire, si schernisce: «L’ho fatto, ma per ora preferisco parlare attraverso la mia musica», mi dice.  Continua a leggere



Davide Van De Sfroos, 25 anni di folk, poesia e tanta grinta

Davide Van de Sfroos – Foto Alessio Pizzicanella

Sabato 23 novembre, all’Unipol Forum di Assago, salirà sul palco Davide Van De Sfroos con la sua Mader Band. Non sarà un concerto qualunque, ma la celebrazione dei suoi 25 anni di musica. Che lui ha raccolto in un cofanetto intitolato Van De Best, 49 canzoni che ripercorrono la sua vita artistica e di uomo, pubblicato l’8 novembre scorso, composto da cinque vinili, un taccuino del formato LP di 28 pagine con i suoi appunti, disegni, testi, e una stampa autografata e numerata di un disegno dello stesso musicista. C’è anche la versione Cd con tre dischi.  Continua a leggere



Mary Lee and Caesar’s Cowboys: il country texano tra folk e swing

Wester Swing. È un sottogenere del country americano nato in Texas e diffuso in alcuni stati vicini. In voga nella prima metà del Novecento, è un mix tra folk e jazz di prima leva. La storia ci dice che il fondatore del genere fu Bob Wills, ovviamente soprannominato The King, artista che veniva da una famiglia musicale, il padre John era un fenomenale violinista. Il Western Swing influenzò un altro Re, quello del rock’n’roll, Elvis Presley, ma anche Chuck Berry e tanti altri artisti che emersero negli anni Cinquanta e Sessanta. Continua a leggere



Il “senso” della Musica secondo Valerio Piccolo

Valerio Piccolo – Foto Marcialis

Il cantautore casertano Valerio Piccolo in questo periodo sta vivendo una notorietà ben riposta grazie al brano E si’ arrivata pure tu, parte della colonna sonora di Parthenope, film di Paolo Sorrentino. Piccolo, per chi non lo conoscesse è un musicista, ma anche un traduttore dall’inglese, appassionato di musica e cultura americana contemporanea. All’attivo ha sette dischi molti dei quali concept album e collaborazioni pesanti, per anni con la grande Suzanne Vega e con lo scrittore Ricky Moody. Da poco ha pubblicato il suo ultimo lavoro, Senso, che contiene il brano di cui scrive qui sopra. Continua a leggere



Vanessa Tagliabue Yorke, la notte, l’oscurantismo culturale e la musica liquida

Vanessa Tagliabue Yorke indossa il Cappello Di Perseo di Laura Cadelo Bertrand – Foto Roberto Cifarelli

Lo dico senza preamboli: Princess of the Night, l’ultimo disco di Vanessa Tagliabue Yorke, uscito poco più di un mese fa, è uno di quei lavori che ti rimane scolpito nel cuore e nella mente. Bello, emozionante, ricco, complesso nella sua costruzione, una musica che richiede più ascolti attenti e che, se accetti di partecipare, ti propone un viaggio ricco di riferimenti, armonie, contrattempi, arrangiamenti nel quale avventurarsi e perdersi. «È molto difficile oggi percepire un disco come un luogo emotivo che ti porta a fare un viaggio compiuto», mi racconta Vanessa parlando della musica liquida, dove ascolti senza cognizione, senza sapere cosa c’è dietro a quei brani, cosa l’artista voleva esprimere, quali i tasti toccati per accendere un’emozione… Continua a leggere



The BlueBeaters, 30 anni tra Ska e Reggae con la voglia di cambiare

Trent’anni insieme non sono pochi. Le nozze d’argento sono passate da un bel pezzo, ma i  BlueBeaters sono ancora saldamente insieme a festeggiare una lunga storia fatta di palchi, concerti, amicizia, ska, reggae e intese. «La vita media di una band, facendo le dovute eccezioni, è di cinque anni, come per i matrimoni», scherza Ferdinando Masi, in arte Count Ferdi, il batterista del gruppo milanese. 

«Dopo tutto questo tempo abbiamo sentito l’esigenza di andare oltre senza però snaturare quello che siamo: vogliamo aprire un nuovo capitolo della nostra storia», continua Count Ferdi. Dallo ska e dal reggae-roots stanno passando alla musica alternativa degli anni Ottanta e Novanta diventata poi parte di quel pop mainstream a cui molti artisti continuano ad attingere. Continua a leggere