Medio Oriente e jazz, tre dischi che valgono la pena d’essere ascoltati

Jazz mediorientale e nordafricano. Questa settimana vi propongo tre dischi di recentissima uscita, uno addirittura sarà sugli scaffali il 28 marzo. Il jazz dell’altra parte del Mediterraneo racchiude in sé qualcosa di magico. La cultura araba, tunisina, siriana (di questo parleremo qui sotto) si innesta nel jazz occidentale con strumenti popolari, fraseggi elaborati, fusi con contrabbassi e violoncelli, trombe e tastiere. L’andar per quarti di tono rende tutto molto struggente, echi di tradizioni millenarie rivisitate con attenzione e rispetto. I tre autori che vi propongo sono rappresentativi di un incedere libero da vincoli geografici, condivisivo e inclusivo, e per questo emozionante. Il tunisino Anouar Brahem è uno dei grandi maestri dell’oud, il siriano Kinan Azmeh è un virtuoso del clarinetto e abile compositore, mentre la britannica-barhenita Yazz Ahmed è una compositrice e trombettista di rara bravura e sensibilità. Continua a leggere



Bright Magus, esce Jungle Corner. Con la benedizione di Miles

I Bright Magus: seduti da sinistra, Giovanni Calella, Leziero Rescigno, Alberto Turra. In piedi sempre da sinistra, Mauro Tre e Giovanni Sansone

Venerdì prossimo, 27 ottobre, uscirà sugli scaffali fisici e digitali un disco che vi consiglio d’ascoltare con una certa libertà d’udito e di pensiero. Loro sono i Bright Magus, formazione tutta italiana che arriva con un lavoro di sei brani intitolato Jungle Corner. Il genere? Una fusion anni Settanta, ma non una fusion qualsiasi, bensì quella ispirata dal padre del genere, Miles Davis, nel suo periodo elettrico che va dal 1969 al 1975, quando l’artista era sotto contratto con la Columbia.  Continua a leggere



La storia di José Mauro, l’artista che ha vissuto due volte

Oggi vi voglio raccontare una storia. Che ha a che fare con la musica popolare brasiliana, quella del suo massimo splendore creativo, negli anni Sessanta/Settanta, la dittatura e una misteriosa scomparsa. Il personaggio della nostra vicenda si chiama José Mauro, è nato a Rio de Janeiro. Ha pubblicato, ventenne, due dischi (Obnoxious e A Viagem das Horas, il primo nel 1970, il secondo nel 1976) registrati in un’unica sessione nel 1970, negli studi di Roberto Quartin, produttore e arrangiatore che lavorò anche con Frank Sinatra e che, con la sua label omonima, fece conoscere al mondo grandi nomi della musica… Continua a leggere