Caterina Comeglio, un’Isola abitata da Jazz, Soul e Pop

Oggi ritorno con una nuova cantautrice. Si chiama Caterina Comeglio, è milanese, classe 1990, ha una voce molto sofisticata, con la quale può fare tutto, dal jazz al pop al R&B. Ha pubblicato a ottobre un Ep dal titolo Isola (via Hukapan) sei brani composti da lei, nei testi e nella musica, con gli arrangiamenti del pianista Mirko Puglisi.

Gli studi musicali di Caterina sono di grande rispetto: Jazz Trinity College di Londra e quindi Leeds College of Music, come la sua esperienza sul palco che ha condiviso con il sassofonista Bob Mintzer, con Sarah Jane Morris, ma anche con Mika e Roby Fachinetti. Tre anni fa ha vinto il Premio Lelio Luttazzi nella categoria “cantautori”, con un brano Scheletri a Ballare, arrangiato da suo padre, Gabriele Comeglio, sassofonista e direttore d’orchestra. Continua a leggere



Andrea Tarquini: “In fondo al ‘900”, la memoria e il bluegrass

Dove ci vediamo? Boh, dove ci sia un buon bicchiere di vino. Ho fatto presto a mettermi d’accordo con Andrea Tarquini, cantautore romano, classe 1972, di stanza a Milano. Così, puntuale all’appuntamento ci siamo incontrati in una vineria dall’aria parigina. Mi aspettava seduto a un tavolino nella piazzetta chiusa alle auto, strimpellando un mandolino americano. «Stiamo facendo conoscenza, ce l’ho da poco», mi saluta con un sorriso sornione.

Ed eccomi qua, davanti a una bottiglia di Barbera, accarezzato da un vento frizzantino di fine ottobre a farmi raccontare la vita in musica di Andrea accompagnato da splendide tartine al baccalà mantecato. Perché il suo terzo disco uscito nel giugno scorso parla proprio di questo. L’ha intitolato In Fondo al ‘900, ed è un lavoro dove nostalgia, realtà, ricordi, si confondono con melodie confortanti. Per chi, come me, ha vissuto il cantautorato anni Settanta, ascoltare il suo album è stato come entrare in una sorta di comfort zone dove melodie e parole mi hanno riportato a storie vissute, vangando ricordi, incontri, impegno, voglia di cambiare il mondo. Continua a leggere



Piero Sidoti e la sua incredibile storia sull’amore

Piero Sidoti – Foto Rebecca Serafini

Ritorno ancora una volta sul tema cantautori, a me caro, per parlarvi di un artista che, “fino a prova contraria” (lo capirete tra poco!) concilia l’essere un appassionato di scienza, laureato in biologia e insegnante di matematica, con la scrittura e le note. Piero Sidoti, friulano di Udine, ha pubblicato alcuni mesi fa un lavoro molto bello e intenso, Amore (fino a prova contraria). Una voce profonda, la consapevolezza che la bellezza dell’amore e della musica sta nelle imperfezioni. Cosa che potrebbe contraddire con la sua mente matematica, dove tutto deve incasellarsi… Una dualità che esce brillantemente dalla cover del disco, un volto composta a metà dal David di Donatello e dall’altra metà dal suo. «È opera della fotografa Rebecca Serafini – racconta Piero – Vediamo sia l’amore meraviglioso e perfetto, rappresentato dal volto del David di Michelangelo, sia l’amore umano che ha il volto più fallace e decadente di un qualsiasi uomo, come il sottoscritto».  Continua a leggere



Cantautori: Barreca e la purezza della musica…

Domenico Barreca – Foto Beatrice Ditto

Ritorno nuovamente sul tema “cantautorato italiano”. Perché nella musica italiana si sta verificando un piccolo terremoto che pochi stanno registrando: il ritorno dei cantautori, strutturati come negli anni Settanta. Allora erano mainstream, la realtà socio-culturale era molto diversa rispetto all’attuale. Oggi vivono in un mondo parallelo, hanno ascolti, teatri, palchi ma pochi li conoscono. I loro profili sono l’opposto dei “popparoli” di gran lignaggio. Sono altrettanto giovani ma non adolescenti, meditativi, spesso conoscono bene la musica (e per fortuna!), hanno testi attuali, non banali e sempre egoriferiti. Parlano di comunità, condivisione, rispetto… Continua a leggere



Giorgia Zangrossi e il senso della parola

L’importanza della parola nella musica è uno dei temi che affronto spesso su Musicabile. Nella “forma canzone”, infatti, il testo aggiunge emozioni alla melodia, la parola stessa diventa musica. In questo – e ritorniamo sempre lì – il cantautorato anni Sessanta e Settanta ha dato esempi formidabili, vedi Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Piero Ciampi, Francesco De Gregori, solo per citarne alcuni.

In quest’estate torrida, come ho fatto alcuni giorni fa con Eugenio Rodondi, mi sono dato all’ascolto di nuovi cantautori. Artisti che mi colpiscono perché raccontano qualcosa di diverso e non banale. Il che mi fa pensare che c’è una rinascita dell’uso delle parole e della musica come impegno sociale. Posso dire: magari fosse vero?

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Eugenio Rodondi, i cantautori e il narcisismo dell’artista

Torno a parlarvi ancora di cantautorato italiano e lo faccio attraverso un artista che ha l’appeal e il physique du rôle del musicista anni Settanta. Si tratta di Eugenio Rodondi, classe 1988, torinese. Ha pubblicato tre singoli che fanno parte di un disco che uscirà dopo l’estate, molto interessanti per il lavoro concettuale che sta alla base, che lui ha definito una «provocazione gentile»: mettere in primo piano la canzone – e il suo significato – e non l’artista che l’ha scritta. Come? Facendola interpretare da voci completamente diverse dalla sua. Lavorare sulla centralità del brano a dispetto dell’ego dell’artista, annullare il personaggio per dar vita alle parole. Continua a leggere



Nino Buonocore, il jazz e la Festa della Musica

Nino Buonocore – Foto Marco Medaglia

21 giugno, Festa della Musica. Come ogni anno, da quarant’anni a questa parte (se l’inventò l’allora Ministero della Cultura Francese diretto da Jack Lang con la dicitura Faites de La Musique), è una giornata dedicate al “fare” musica, Make Music Day per gli anglosassoni, poi diventato in Francia, Spagna e Italia, Fête, Festa (la pronuncia per Faites e Fête è praticamente la stessa). In Italia la si festeggia da 28 anni. Il tema 2022, come si legge sul sito ufficiale della manifestazione, è Recovery Sound Green Music Economy: ovvero, porsi l’obiettivo della ripartenza del settore Musicale attraverso una particolare attenzione e rispetto per l’ambiente… Continua a leggere



Solitudine, Edonismo, Consumo secondo Francesco Sacco

Francesco Sacco – Foto Lucrezia Testa Iannilli

Ieri è uscito un EP composto da sei brani, opera di un giovane musicista italiano, Francesco Sacco. Il titolo, A – Solitudine, Edonismo, Consumo, fa intendere che è il primo passo di un progetto che troverà compimento attraverso un altro EP, un lato B che completerà un lavoro piuttosto complesso. Un giovane musicista che ha qualcosa da dire e lo dice bene è una manna per chi è in cerca di buona musica. E uno come Francesco, profondo nei testi, pignolo nella composizione e negli arrangiamenti, che non è mai banale e riesce a stupirti, non può non meritare attenzione.… Continua a leggere


Franz Campi, il teatro-canzone e quel Sentimento prevalente

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Oggi voglio tornare sul teatro-canzone. Genere che ha un suo perché: musica, creatività e recitazione sono una delle classiche forme di intrattenimento, probabilmente la più antica. Vi ho  già parlato di alcuni artisti che – vedi Roberta Giallo, Sergio Malpelo Gaggiotti, Rossella Seno, o anche Paolo Fresu – lo propongono in modo intelligente. C’è anche un altro musicista che ne ha fatto lo scopo della propria vita creativa. È un bolognese, 60 anni freschi di festeggiamenti, una verve da ragazzino e un’ironia schietta, contagiosa. Il suo nome? Franz Campi. Un artista “regionale” come si definisce, visto che per lo più… Continua a leggere


Interviste: Davide Zilli e il suo swing da… psicanalisi

Davide Zilli – Foto Laila Pozzo

Continua il mio viaggio tra i cantautori italiani, ne troverete altri in questo 2022. Questo volta vi parlo di Davide Zilli, 44 anni, piacentino di nascita ora a Parma. Un diploma al Conservatorio di Milano in pianoforte, una laurea in lettere a Pavia e una carriera divisa tra insegnamento e musica. Di mattina è professore di lettere e storia, la sera un musicista (con predilezione per jazz e swing), cantautore graffiante e divertente. Il 21 gennaio scorso ha pubblicato, a sette anni dal suo ultimo lavoro, Il Congiuntivo se ne va, Psicanaliswing, otto brani scanditi da swing, pop e anche… Continua a leggere