Tre autori per rinfrancare lo spirito: Eyal Talmudi, Abel Selaocoe, Gustavo Vaz

Sono tre dischi intensi quelli che vi propongo all’ascolto in questo fine settimana settembrino. Per espressività, musicalità e artisti. Sono andato a scavare nella musica emozionale, in quella che ci ricorda come l’essere umano, mai come ora, ha bisogno di valori ben più alti di quelli che la società ci ha abituati, valori di cultura, di visione artistica. La musica apre la mente, non è ristretta in confini dettati da sterili contrapposizioni politiche e incomprensibili fanatismi religiosi, vola ovunque, appartiene all’uomo in quanto tale.

Ne è convinto Eyal Talmudi, sassofonista israeliano di Tel Aviv, che ha pubblicato la seconda parte di un unico lavoro, Sonolodge (la prima era uscita a febbraio) con il chiaro intento di agire sulla salute delle nostre menti occupate da guerre, carestie, morti. La pensa così anche un altro dei grandi artisti che ascolto quotidianamente, Abel Selaocoe, sudafricano, violoncellista e cantante geniale, e nella sua giovane esuberanza anche il brasiliano Gustavo Vaz, che ha pubblicato il suo primo album dichiarando sin dal titolo il significato della sua arte, Íntimo.

Ascoltateli, aspetto la vostra opinione! Continua a leggere



Mila Trani al Blue Note con “Menta Selvatica”: un concerto che narra il mondo

Mila Trani – Foto Roberta Lo Schiavo

In Mila Trani il concetto di World Music si espande, come un fiume, in mille derivazioni. Tante quante sono le sue passioni e i suoi ascolti. C’è la musica brasiliana, cardine su cui si fonda il suo andare nella musica, ci sono i ritmi afro (cubani e brasiliani), c’è il canto nordafricano, il flamenco, la musica popolare, quella dei Balcani e turca. Tutto concentrato con sapienza e armonia in nove brani per 42 minuti di ascolto e un titolo, che poi è anche quello di un brano, Menta Selvatica, piuttosto strano e accattivante. Nemmeno la voce possiamo definirla una costante, vista la versatilità con cui questa giovane artista usa il suo vero strumento. Anni di studio, di perfezionamento, di lavoro e curiosità le hanno donato una voce che riesce sempre a stupire e non assopire. Con la voce tesse ricami e racconti che si fanno ricordare. Continua a leggere



Olivia Trummer: in “Like Water” la libertà di un’artista senza confini

Oggi vi voglio parlare di un’artista cara a Musicabile, Olivia Trummer, che alcuni mesi fa ha pubblicato un sofisticato quando emozionante lavoro per pianoforte e voce chiamato Like Water. Quando la musica ti riempie lo spazio, ti penetra nell’anima e tu ti lasci coinvolgere e trasportare in un mondo fatto esclusivamente di note, silenzi e una voce morbida a tal punto da far sembrare il tedesco parente del portoghese brasiliano, vuol dire che stai ascoltando qualcosa di magico e intenso.

Olivia Trummer, nata e diplomata in pianoforte a Stoccarda, è figlia di musicisti. Ha una laurea in pianoforte classico e una in piano jazz. A 22 anni ha vinto un borsa di studio ed è volata a New York, alla Manhattan School of Music dove ha scoperto l’altro suo grande talento, la voce. Like Water è il suo primo disco “solo”, dove si confronta, dopo una decina di album pubblicati, con se stessa, il suo talento e la sua voce. L’ha vissuto come il più difficile dei suoi esami, per la prima volta da sola di fronte al giudizio del pubblico. Come l’acqua la sua musica si infila ovunque, riempie i vuoti tra i generi, dalla classica al jazz, dal canto pop raffinato al canto impostato lasciando l’ascoltatore stupito di quanti punti di contatto abbiano tutti i generi.  Continua a leggere



L’arte e il ricordo di Paolo Benvegnù con Luca Baldini, Neri Marcorè, Enrico Fink e l’Orchestra Multietnica

Paolo Benvegnù e Luca Baldini – Foto Antonio Viscido

Per chi ha amato Paolo Benvegnù, la sua poetica, la sua musica ci sono tre appuntamenti da non mancare, tra Toscana e Marche, al Festival delle Musiche, a Fiano della Chiana (AR) in piazza Matteotti, domenica 3 agosto, al Teatro Romano di Fiesole il 4 e a Pesaro, martedì 5 agosto (Anfiteatro Parco Miralfiore). 

Chi ha organizzato il tutto è il Roccia, Luca Baldini insieme con i Bevegnù, la band che ha accompagnato per anni Paolo, con Enrico Fink e la sua Orchestra Multietnica di Arezzo, e con un ospite speciale: Neri Marcorè che canterà assieme ai quattro cantanti dell’Orchestra e a Luca.

Tutti musicisti che hanno scambiato con Paolo note e amicizia, legati da quella sensibilità umana e artistica coinvolgente che l’artista milanese trasmetteva naturalmente. Una dote? Una professione di vita? Forse entrambe le cose. «Neri non l’ha mai incontrato di persona, si sono conosciuti, scritti, parlati a lungo per telefono, dovevano trovarsi ma poi è successo l’inevitabile», mi racconta Luca. Continua a leggere



Quando la voce graffia la storia: Petra Magoni canta Brecht e il nostro presente

Petra Magoni e Andrea Dindo – Foto Maurizio Sparesato

Petra Magoni è artista sanguigna, toscana nel profondo, una di quelle cantanti che raramente ti deludono. Ieri sera a Milano sono andato ad ascoltarla al Teatro Menotti dove, con il pianista Andrea Dindo, ha portato sul palco uno dei suoi progetti più complessi: Petra canta Brecht – omaggio a Milva, nell’ambito della rassegna Teatro Menotti in Sormani, arrivata al sesto anno di vita. 

Del progetto Magoni/Dindo ne avevo scritto qui il 2 ottobre 2024, quando il duo l’ha portato per la prima volta sul palco a Padova nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano in piazza Capitaniato. «Con Milano è la quarta volta che lo proponiamo», mi racconta Petra dopo lo spettacolo, «Lo stiamo ancora rodando ma questa sera c’è stato qualcosa di magico». Continua a leggere



Giuliano Tricarico, “No Loud” quando a suonare è… un podcast

Quella che vi propongo oggi è una bella storia, dove la musica ha ruolo salvifico fondamentale. Una di quelle in cui resilienza e passione riescono a cambiare le prospettive di una persona. Giuliano Tricarico, torinese, classe 1977, formazione umanistica e una passione smisurata per la musica e la chitarra. Lavora come commerciale nell’elettronica di consumo ma dopo 15 anni decide di seguire il suo primo amore e crea uno store online dedicato a strumenti musicali rigorosamente italiani, Spaghetti Guitar Tools. Da dieci anni è marketing manager in Gold Music, uno dei principali distributori di strumenti musicali del nostro Paese. 

Vita appagante dove la musica – e la chitarra – sono una costante. Nel 2021 Giuliano scopre che non riesce più a controllare degli spasmi improvvisi alla mano destra. Diagnosi: distonia focale.  Non può più suonare ad alti livelli la chitarra. Arriva la depressione, sta quasi per sfasciare vita e famiglia quando, grazie anche al suo grande amico Ivano Icardi (di lui ho parlato  in questo post un paio di anni fa), chitarrista raffinato e di gran talento, ha un’illuminazione: se non posso suonare la chitarra fisicamente lo posso fare facendo suonare le emozioni. Nasce così due anni fa, il 27 settembre 2023 alle 12:10 (data e ora della nascita di sua figlia Gaia), No Loud, podcast che parla di chitarre “vissute” attraverso la vita di chi le usa, le costruisce, le vende, le ascolta. Continua a leggere



The Fermi Paradox, il disco tra scienza e musica con David Rhodes e Giovanni Amighetti

David Rhodes – Foto di York Tillyer

Il nove maggio scorso è uscito per Arvmusic The Fermi Paradox, disco firmato da David Rhodes, Giovanni Amighetti e dagli E-Wired Empathy. Un lavoro molto particolare, è bene dirlo subito, che si svela mano a mano che lo si ascolta. Dentro c’è un concetto profondo, lo spazio come lo concepisce l’uomo, la sua conquista, il suo studio, la curiosità di entrare in contatto con altre civiltà distanti milioni, miliardi, di anni luce. 

Non si tratta di fantascienza, nonostante tanti scrittori, basti citare Isaac Asimov, Arthur C. Clarke, Philip K. Dick, Ursula K. Le Guin, Frank Herbert, Kurt Vonnegut abbiano dedicato la loro fantasia, creatività e studi in una narrazione del futuro creando un filone letterario e cinematografico che continua a vivere grandi momenti. Piuttosto qui parliamo di un lavoro corale, registrato in momenti e luoghi diversi, nel corso di dieci anni, nato da un colloquio tra due parmensi doc, Giovanni Amighetti e Michele Vallisneri, il primo una vecchia conoscenza di Musicabile, musicista eclettico, producer, il secondo professore ordinario di Fisica Gravitazionale presso il Dipartimento di Fisica del Politecnico federale di Zurigo con anni passati a lavorare per la Nasa. Continua a leggere



Federica Cerizza racconta il Faith Trio: jazz, equilibrio e resistenza musicale

Da sinistra, Toni Boselli, batteria, Federica Cerizza, pianoforte, Giancarlo Oggionni, contrabbasso

Ho conosciuto Federica Cerizza e Toni Boselli un mesetto fa a casa di un amico comune appassionato di jazz, contrabbassista per passione. Ebbene, in questo suo “posto dei balocchi”, un piccolo santuario aperto ad amici e musicisti, ciascuno, oltre al proprio strumento, porta qualcosa da bere e da mangiare e, tra racconti, un buon bicchiere di vino e jam session si passa la domenica. Federica, pianista, e Toni, batterista, assieme a Giancarlo Oggionni, contrabbassista di grande versatilità, un paio d’anni fa hanno dato vita al Faith Trio. Il loro incontro s’è concretizzato in un album di nove tracce dal titolo Libra, uscito per Filibusta Records il 21 marzo scorso. Continua a leggere



“S’Anima”: la genealogia dell’anima secondo Simona Salis

Tra i tanti album usciti venerdì 23 maggio ve ne segnalo uno che mi ha colpito particolarmente. Il titolo: S’Anima, l’Anima, in dialetto sardo campidanese. L’autrice, Simona Salis, cantante e musicista cagliaritana di nascita da anni a Varese, dove con il marito Ivan Ciccarelli – pianista e percussionista – lavora e gestisce una scuola di musica, la Bips, che è anche uno studio di registrazione. 

Simona è artista di grande sensibilità. Ha pubblicato pochi lavori, tutti molto emozionanti, di sostanza, curati nei minimi dettagli. Veri e propri concept album dove esiste un tema centrale che viene “tradotto” in riflessioni, emozioni, spunti di vita cantati in italiano, sardo, inglese, francese, spagnolo. Quel melting pot di cui l’arte e la cultura si nutrono e che lei ha ben chiaro nel suo percorso artistico. Continua a leggere



Loucani, tra poesia e migrazioni: il debutto del cantautore che canta le api e l’umanità

È uscito oggi il primo lavoro di Loucani, 32enne cantautore veronese. Il disco porta lo stesso nome, Loucani. «È un’anacrasi del mio nome e cognome, Luca Ossani», mi spiega. Lo raggiungo via streaming in Puglia. Abita e lavora vicino a Bari, da un anno si occupa della comunicazione di una Ong. Per fortuna, come tiene a sottolineare, ha avuto l’opportunità di viaggiare per il mondo. Studi economici, un master in sociologia e una passione per la letteratura e la musica, Loucani ha sintetizzato tutto il suo vivere in questo lavoro in parte autobiografico e in parte dedicato alle persone e alle culture di cui s’è assaporato nel suo peregrinare.

Mi dici scontroso disagiato distante/ di fondo diffidente/ Io mi adotto per quello che sono/ poi mi adatto alla meglio stando tra la gente. In questi versi di In Solitaria, seconda traccia dell’album, si descrive così, mentre in Amalamara un allegro crogiuolo di percussioni e chitarre latine racconta le migrazioni prendendo a spunto le api: Non è poi un allungo se è per non rientrare/ Vola e lascia volare/ Uno sciame dʼapi sul pelo dʼacqua sopra il mare/ Può non sembrare ma sa dove andareContinua a leggere