Tre dischi da “gustare” nel fine settimana

Blues e jazz. Per questo fine settimana vi ho apparecchiato un pranzo esaltante. Primo piatto, la ristampa di un disco firmato da due assi del blues di metà Novecento, Sam “Lightning” Hopkins e Sonny Terry, registrato nel 1960 e pubblicato il primo gennaio del 1961, Last Night Blues. Come secondo piatto vi consiglio un lavoro spumeggiante direttamente da Londra: gli Ezra Collective, giovane band crossover che ha rilasciato il terzo disco Dance, No One’s Watching, un potente invito alla danza e al divertimento e, per chiudere in bellezza e bontà, come dessert, l’album del franco libanese Ibrahim Maalouf, Trumpets of Michel-Ange. Mettetevi comodi e ascoltateli, sarà un gran bel weekend di musica! Continua a leggere



Tre dischi per tre voci al femminile nel primo weekend d’autunno

Per il primo weekend d’autunno ho pensato di proporvi tre lavori usciti questo mese. Li unisce una caratteristica, le voci femminili. Voci che rappresentano la bellezza della musica da qualsiasi parte del mondo essa provenga, in questo caso dagli Stati Uniti dalla lontana Islanda e dal Tibet. Sono anche – lo vedremo tra poco – lavori dove il viaggio diventa la forma predominante per raccontare tante storie di vita e di umanità. Continua a leggere



A Milano stasera la musica degli E-Wired Empathy

Per chi rimane a Milano, stasera segnalo un’avventura musicale da non lasciarsi scappare. Alle  21.30, al Palazzo Sormani di Milano (Corso di Porta Vittoria, 6), nell’ambito della rassegna Teatro Menotti in Sormani, suonerà un collettivo degno d’ascolto. Si sono battezzati E-Wired Empathy: dietro questo nome si celano tre musicisti di razza, Luca Nobis (chitarra), Roberto Gualdi (batteria) e Giovanni Amighetti (synth analogici).  Continua a leggere



Nuove uscite: Arooj Aftab pubblica “Vulture Prince”

Arroj Aftab – Frame da “Diya Hai”

Ultimamente sto ascoltando molta musica di artisti nordafricani, indiani, pachistani. Dal tunisino Dahfer Youssef all’indiano Zakir Hussain, al turco Ozan Ata Canani. C’è qualcosa di ancestrale che li lega, una musica completamente diversa dai nostri canoni occidentali, intrigante, ipnotica, profonda, anche se Youssef e Hussain si esibiscono nei palchi di tutto il mondo con musicisti occidentali, soprattutto jazzisti, attratti da territori sconosciuti e sconfinati. Tra questi c’è anche una musicista che ha appena pubblicato il suo terzo album, Vulture Prince (il 23 aprile). Si chiama Arooj Aftab, viene da Lahore, Pakistan, dove ha vissuto fino ai 19 anni, quindi si… Continua a leggere