
Simona Molinari – Foto Erwin Benfatto
Simona Molinari non ha certo bisogno di presentazioni. È una delle preziose artiste fuori dal coro mainstream che contribuiscono a rendere grande la canzone d’autore italiana. Penso a Tosca (che ha collaborato in una canzone del suo ultimo album, il settimo, Hasta siempre Mercedes, uscito il 22 marzo di quest’anno, dedicato a Mercedes Sosa), a Ilaria Pilar Patassini, Petra Magoni, Fiorella Mannoia, Rossella Seno, per citarne alcune. Una ristretta cerchia di donne impegnate, brave, dotate di voci inconfondibili.
Proprio con Hasta Siempre Mercedes Simona ha vinto per la seconda volta – la prima fu due anni fa con l’album Petali – il premio Tenco, targa che ritirerà il prossimo 17 ottobre a Sanremo. Il 7 marzo scorso è stata insignita a New York del Callas Tribute Prize NY, premio dedicato alla mitica soprano americana di origine greca. Continua a leggere






Derogo dal mio restare “not mainstream” parlandovi oggi di un’artista che, pur navigando in acque pop e dance, ha attirato la mia attenzione per contenuti e messaggio. Si chiama Senhit Zadik Zadik, classe 1979, è bolognese di nascita ed eritrea di discendenza. Fin da piccola voleva cantare, recitare, stare sul palco. C’è riuscita costruendosi una carriera che scivola sul mainstream senza farlo proprio.
