Witchess: impegno sociale e musica creativa. Il viaggio sperimentale di Francesca Remigi

Witchess è l’acronimo di Womxn Implement The Creation of Harmonious Ecosystems of Selfless Species, un progetto interdisciplinare che unisce letteratura, danza e musica, nato dalla creatività di una musicista che conoscete piuttosto bene, Francesca Remigi, batterista di grande talento, della chitarrista Silvia Cignoli, della cantante e flautista Andrea Silvia Giordano e della ballerina Clotilde Cappelletti. 

Un lavoro che si traduce in materia sonora e visiva potente, a tratti durissima, intelligente. In questa narrazione che prende spunto da alcune opere femministe contemporanee di scrittrici come Angela Davis, Silvia Federici, Chimamanda Ngozi Adichie, le quattro artiste hanno costruito una performance, come mi spiega Francesca che ho raggiunto a Berlino dove ora risiede per studio, «con l’obiettivo di reimmaginare un mondo senza patriarcato e ruoli di genere predefiniti». Continua a leggere



Premio Cesa: a San Daniele c’è Massimo Priviero

Il 3 luglio a San Daniele del Friuli sarà proclamato il vincitore della XIX edizione del Premio Alberto Cesa (musicista, cantore e suonatore di ghironda, anima con Donata Pinti dei Cantovivo, gruppo folk torinese nato negli anni Settanta). Un riconoscimento meritorio per quei progetti italiani che danno voce “a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo”. 

A contenderselo quest’anno, scelti tra duecento partecipanti, i Femina Ridens dalla Toscana, i Luarte Project dalla Liguria, i Dimotika da Emilia e Trentino, i Grama Tera dal Piemonte, gli Yerba Buena Trio dal Friuli Venezia Giulia e gli Yaràkä dalla Puglia. In questa serata in chiusura dell’edizione Folkest – International Folk Music Festival 2023, domani sera sul palco ci sarà, oltre ai gruppi appena citati, anche un ospite d’onore di gran rispetto, Massimo Priviero.  Continua a leggere



Interviste: VillaZuk, tecnologia, riflessioni e valori positivi

I VillaZuk: da sinistra, Francesca Paola Sirianni, Alessio Sisca, Domenico Scarcello, Andrea Minervini e Simone Stellato

VillaZuk. Ovvero Domenico Scarcello, voce e chitarre, 38 anni, e Andrea Minervini, basso, 35. Si conoscono da quando erano adolescenti. Sono nati in due paesi vicini, nella Calabria cosentina, la Sila alle spalle. Attivi dal 2010, frizzanti, creativi, i VillaZuk scrivono seguendo i dettami del cantautorato “storico” ma non si definiscono cantautori. Musicalmente, spaziano tra rock, pop, reggae, ma non sono nulla di tutto ciò. O meglio, ne sono un’azzeccata sintesi. Testi per nulla banali e arrangiamenti positivi fanno sì che le loro canzoni, nonostante affrontino temi complessi, abbiano sempre una via d’uscita, la speranza di un lieto fine. E… Continua a leggere