Simona Molinari al Blue Note con… Mercedes Sosa

Simona Molinari – Foto Erwin Benfatto

Simona Molinari non ha certo bisogno di presentazioni. È una delle preziose artiste fuori dal coro mainstream che contribuiscono a rendere grande la canzone d’autore italiana. Penso a Tosca (che ha collaborato in una canzone del suo ultimo album, il settimo, Hasta siempre Mercedes, uscito il 22 marzo di quest’anno, dedicato a Mercedes Sosa), a Ilaria Pilar Patassini, Petra Magoni, Fiorella Mannoia, Rossella Seno,  per citarne alcune. Una ristretta cerchia di donne impegnate, brave, dotate di voci inconfondibili. 

Proprio con Hasta Siempre Mercedes Simona ha vinto per la seconda volta – la prima fu due anni fa con l’album Petali – il premio Tenco, targa che ritirerà il prossimo 17 ottobre a Sanremo. Il 7 marzo scorso è stata insignita a New York del Callas Tribute Prize NY, premio dedicato alla mitica soprano americana di origine greca. Continua a leggere



Piernicola Pedicini: musica, politica e Meridione

Dalla lingua sarda all’inglese, dal dialetto lucano e napoletano allo spagnolo e al francese. Un intersecarsi di parole, un moderno esperanto per spiegare cos’è il Sud, d’Italia e del Mondo. La musica segue questo andare e venire da un Meridione all’altro, musica mediterranea dove la chitarra battente testimonia l’attaccamento a una terra che potrebbe essere un Paradiso e che invece muore di spopolamento, di migrazione, di ruberie, di una politica incapace. Radio Sud Globale, il disco di Piernicola Pedicini con la Brigata Fra’ Diavolo, è un lavoro duro, necessario. Pedicini che è anche parlamentare europeo e segretario del Movimento Equità Territoriale, partito politico fondato da Pino Aprile per promuovere un riscatto economico e culturale del Sud, fa parte di quella “rara” schiera dei cantautori impegnati, una volta tanto in voga.  Continua a leggere



Interviste: Cisco, il folk, la politica e le sue Canzoni dalla Soffitta

Stefano Cisco Bellotti – Foto IlariaDRPhoto

Me ne sto su in montagna, Veneto, massiccio del Grappa, in una casa che domina la pianura. Neve e silenzio, il fuoco che arde nel caminetto e in cuffia I Contain Multitudes di Bob Dylan da Rough and Rowdy Days. Mi sono scelto con cura la canzone perché mi accingo a scrivere un’intervista a cui tengo molto. L’artista in questione, non a caso un appassionato di Dylan, è un menestrello nostrano, che in trent’anni di attività non ha mai lasciato i binari di un certo tipo di musica, quella che negli anni Settanta veniva definita “impegnata”. Nelle sue ballate c’è… Continua a leggere