And he who forgets
Will be destined to remember…
Nothingman è uno dei brani più conosciuti e iconici dei Pearl Jam, la voce possente di Eddie Vedder, la chitarra acustica che scandisce la fine di un amore. Non c’è violenza, possessione, strazio, solo un consapevole… nulla e quella frase che suona come un anatema biblico, chi dimentica sarà destinato a ricordare.
Nothingman è il brano che apre il nuovo lavoro discografico di Fabrizio Paterlini, Attitude, uscito il 21 marzo scorso per la Memory Recordings, casa discografica fondata dallo stesso pianista alcuni anni fa. Sette brani per 22 minuti d’ascolto in piano solo impiegati per “riassumere” strumentalmente e sentimentalmente il Grunge, genere con cui il pianista mantovano è cresciuto, capace di interpretare e raccontare meglio di tanti testi sociologici il disincanto dei giovani usciti dall’edonismo degli anni Ottanta, attraverso chitarre strazianti, ritmi sbilenchi, ballad da suicidio. Il Grunge, che tradotto dallo slang a stelle e strisce identifica la trasandatezza, la sciatteria, ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica moderna, diventando Attitude, un atteggiamento che ha coinvolto cultura, moda, energie, ma anche Aptitude, un talento, una nuova via per il futuro del Rock. Continua a leggere