Buon 2023, che sia un anno di musica

Ci stiamo lasciando alle spalle un anno difficile, dove, al di fuori della musica, si sono concatenati molti avvenimenti che hanno (stanno) condizionando il nostro vivere. E la musica, così capace di annusare il mondo, seguirà sicuramente le traiettorie delle Mongolfiere, quelle cantate da Gianmaria Testa: cercherà quelle tracce impercettibili che solo un artista può fare nella sua lucida creatività. 

Prendiamo il Covid: è stato cantato e suonato in tutti i modi: crudemente, come in Carnage da Nick Cave e Warren Ellis, se avete voglia di rivangare, ne avevo parlato a febbraio dello scorso anno, o affidato a un’arpa, come ha fatto Raoul Moretti ne Le Intermittenze della vita, qui la chiacchierata fatta con l’artista, e la lista potrebbe essere molto lunga. 

Nel 2022 su Musicabile vi ho presentato artisti di ogni estrazione, dal jazz al rock, dalla worldmusic all’avanguardia. Un puzzle che si è composto un po’ alla volta, con un focus soprattutto sul nuovo cantautorato italiano (vedi Darman, di cui vi parlerò a breve, che ha lasciato le sue sonorità rock per un disco acustico molto interessante, oppure Caterina Comeglio, Andrea Tarquini, Petardo) condividendo esperienze, idee e aspettative attraverso interviste e approfondimenti. Un grande spazio ha avuto (e avrà) anche il jazz e il crossover. Anche qui, musicisti e creativi di prim’ordine. L’ultimo, ma solo in ordine di apparizione, visto che ha pubblicato venti giorni fa, Raffaele Casarano che con il suo Anì, ha prodotto un disco espansivo, ricco, orgogliosamente mediterraneo.

Un anno sotto il segno universale della musica. Che è anche il senso del bellissimo e intenso lavoro di Franco Mussida, Il Pianeta della Musica, uscito qualche mese fa. Tutto si tiene e nulla viene per caso. Ricavare oro dal suono è un processo alchemico, sostiene convinto l’ex Pfm. Melodia, suono, tempo, ritmo, armonia della musica.

Con L’Oro del Suono vi lascio ai preparativi del passaggio d’anno, augurandovi un 2023 affamato di musica e curiosità. Da parte mia continuerò a proporvi autori e note che non siano banali, che abbiano un senso, soprattutto in questo nuovo anno che non si prospetta così facile, tra guerre, inflazione, la terra che si ribella ai nostri errori. Vi affido due strofe da Democrazia Solidale di Franco Mussida, monito per il nuovo anno. 

Cos’è compassione, per un tempo
che non sente senso di unità.
C’è un’altra strada? Qual è? Cercasi nuova lucidità. 
Cos’è la realtà se rompiamo l’equilibrio, l’armonia, il senso dell’insieme. 
Qual è la strada qual è? Un nuovo paradigma di socialità.
Cos’è che Leonardo avrebbe escogitato. 
Cos’è che Jung avrebbe suggerito. 
Cos’è che Terzani avrebbe scritto.
Cos’è che Battiato avrebbe detto. 
La Cura sta nella fonte… oltre l’orizzonte degli occhi. 
La Cura ce l’hai nelle mani, in luoghi lontani… così vicini a te.

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