In questi giorni d’agosto visto che il lavoro inevitabilmente rallenta, mi sono rifugiato in montagna, sul massiccio del Grappa, in Veneto. Un buen retiro per pensare, leggere, ascoltare musica, guardare la natura, ricostruire un filo interrotto da mesi dove la parola “Covid” è stata pronunciata più di “Amore”, e “occupazione” non fa certo rima con “lavoro”. Dunque, divagazioni a parte, ho deciso di rendervi partecipi dei miei “ascolti” liberi, senza prevenzioni di sorta, perché la musica in fin dei conti è questo, libertà di ascoltare, di costruirsi dei mondi sonori, di farsi suggestionare, di viaggiare tra generi e artisti… conoscenza… Continua a leggere