Dalle parole è passato alle note. Ritorno brevemente sulla dura campagna di Neil Young contro il presidente degli Stati Unit, Donald Trump. Dopo aver annunciato che si rivolgerà a un giudice per tutelare l’uso del suo brano Rockin’in the Free World, notizia di cui vi ho parlato un paio di giorni fa, l’artista ha rilasciato una nuova versione di un suo precedente brano, del 2006, Looking for a Leader (dall’album Living With War, quella volta, al centro delle sue canzoni, erano Bush e la sue bugie che hanno scatenato la guerra contro l’Iraq).
Lo ha battezzato Lookin’ for a Leader 2020 (cliccate sulla foto per ascoltarlo).
Dritto all’obiettivo: chitarra armonica voce e un cajon a scandire il tempo, Young invita gli americani a trovarsi un leader vero, uno che non «fa erigere muri attorno alla nostra casa». In una strofa ricorda Barack Obama: «… and we really need him now/The man who stood behind him has to take his place somehow/», sostenendo senza nominarlo, il vice di Obama e candidato dei democratici alla corsa presidenziale del novembre prossimo, Joe Biden.
Insomma, NY ha iniziato la sua personale campagna contro DJT. E si sa, visto il carattere, che l’osso non lo mollerà facilmente…