Tre album in attesa delle feste pasquali

Frame da “Sad Cowboy” delle Goat Girl

Questa settimana voglio proporvi alcuni album di recente uscita che mi sono particolarmente piaciuti. Lo faccio ora, nelle imminenti festività pasquali, così ci si può ricavare un po’ di tempo per rilassarsi e ascoltare. Sarà una Pasqua ancora in emergenza, ma dovunque voi siate o abbiate intenzione di andare – sempre che sia possibile – portare con sé nuove musiche ha un che di liberatorio. La mente non ha lockdown, se non quelli che ci autoaffliggiamo, è la nostra free zone, dove possiamo fantasticare, viaggiare, penetrare tra note e versi, riflettere. Oggi ho scelto tre titoli molto diversi tra loro, andiamo dal post punk delle Goat Girl, alla raffinatezza del nostro Paolo Fresu, al ritorno di melodie funky jazz di Dr. Lonnie Smith, mitico organista che suona uno strumento altrettanto mitico nella storia del rock e della musica anni Sessanta e Settanta, l’Hammond B3.

Goat GirlOn All Fours

Quattro donne esplosive e riflessive della South London per un disco post punk nel vero senso del termine, uscito il 29 gennaio scorso. On all Fours è una carrellata di musica allegra, brillante, non scontata, registrata per lo più ognuna da casa propria aggiungendo idee e ispirazioni continue, a cui fanno da contraltare testi di grande significato socio-politico, dove trovano posto il cambiamento climatico, il disinteresse della gente, i destini politici ed economici del mondo, raccontati attraverso esperienze della vita di ogni giorno. Ascoltate Sad Cowboy e The Crack e capirete!

Paolo FresuP60LO FR3SU

Il trombettista di Berchidda ha voluto festeggiare i suoi 60 anni (il 10 febbraio) pubblicando per la sua Tǔk Music un cofanetto con tre dischi, due inediti e una ristampa. Partiamo da quest’ultima: si tratta di Heartland, un vecchio e fortunato progetto del musicista sardo con David LinxDiederik Wissels. Il secondo in trio con il bandeonista Daniele Bonaventura e il violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum (ascoltate Te Recuerdo Amanda) e il terzo un tributo a David Bowie con un parterre di musicisti e cantanti di alto livello: Petra Magoni (voce), Gianluca Petrella (trombone), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (contrabbasso) e Christian Meyer (batteria), qui Heroes. Uno di quei dischi che ascolti senza mai stancarti, ricco di atmosfere e ritmi che richiamano momenti struggenti nella storia della musica del Novecento (e non solo…).

Dr. Lonnie SmithBreathe

Dr. Lonnie Smith, tastierista negli anni Sessanta del quartetto di Geroge Benson, è uno dei pochi al mondo a fare musica con l’Hammond B3, uno degli strumenti leggendari per ogni tastierista che si rispetti. L’Hammond ha fatto la storia del rock, pensate a John Lord dei Deep Purple, o John Paul Jones, bassista e tastierista dei Led Zeppelin, ma l’elenco è lungo! Il  nuovo album del settantottenne newyorkese uscito il 26 marzo vede anche la partecipazione di Iggy Pop in due brani, Why can’t we live together, rivisitazione dello storico pezzo di Timmy Thomas del 1972, e Sunshine Superman, pezzo di Donovan dall’album omonimo del 1966, entrambi di grande impatto.

Famosi, impegnati, sofisticati. Tre anteprime di album che verranno…

Post per il fine settimana: voglio presentarvi tre anteprime di album che verranno, a ottobre. Sono “confezionati” da tre artisti diversissimi tra loro, famosi, impegnati, sofisticati. Come sempre accade, in preparazione all’uscita del nuovo disco, vengono rilasciati alcuni brani che gli autori scelgono come maggiormente rappresentativi del loro nuovo lavoro.

Parto dal sofisticato, anzi, sofisticata. Lei si chiama Emel Mathlouthi, 38 anni, cantautrice di Tunisi, residente a New York. Il prossimo 23 ottobre uscirà il suo nuovo lavoro The Tunis Diares. Si tratta di un doppio album, nove canzoni ciascuno, divise tra brani composti e cover di canzoni famose rivisitate dei Nirvana, Black Sabbath, Placebo, David Bowie, per citarne alcune. E proprio del mitico Duca Bianco è il brano disponibile all’ascolto, The Man Who Sold The World. Dal primo disco, invece, ecco Holm (A Dream). Lasciatevi incantare dalla sua voce magnetica e abbandonatevi ai suoi magici cerchi vocali… Come l’ha definito la stessa Emel, questo è un lavoro introspettivo che ha pensato e composto nella sua casa di Tunisi, dove era andata a trovare la famiglia e a festeggiare l’85esimo compleanno del padre. Il lockdown l’ha costretta nella sua stanza d’infanzia. E lì ha tirato le fila della sua musica, componendo sensazioni nuove e affidandosi ai suoi album preferiti, quelli che ascoltava da ragazza.

Andiamo all’impegnato. Si tratta di Matt Berninger, il 49enne frontman dei The National, band culto indie-rock di Cincinnati. Matt pubblicherà il 16 ottobre Serpentine Prison, il suo primo album da solista. Ieri, 10 settembre, ha rilasciato un altro brano One More Second, dopo Distant Axis e Serpentine Prison, brano che dà il titolo all’album e che chiude il disco. Il disco è prodotto da Booker T. Jones, il frontman dei Booker T & the M.G.’s, e vede alcune importanti collaborazioni artistiche come quelle con il batterista Matt Barrick, il polistrumentista Andrew Bird e Gail Ann Dorsey, bassista e compagna di palco per lunghi anni di David Bowie.

Infine il famoso. Molto famoso. Una delle rockstar planetarie. Sì, proprio lui, il Boss. Bruce Springsteen ha annunciato l’uscita del suo nuovo album Letter To You, in uscita il 23 ottobre prossimo. Si tratta di 12 brani suonati con la storica E Street Band. Una garanzia: album registrato “dal vivo”, nessuna sovraincisione, tutto filato liscio e chiuso in appena cinque giorni. Il Boss lavora così! Ieri Bruce ha rilasciato come anticipazione il brano che dà il titolo all’album, Letter To You. La tracklist incorpora anche la revisione di tre canzoni scritte e pubblicate negli anni Settanta, Janey Needs a Shooter, If I Was the Priest e Song for Orphans.

Buon ascolto!