Andrea Tarquini: “In fondo al ‘900”, la memoria e il bluegrass

Dove ci vediamo? Boh, dove ci sia un buon bicchiere di vino. Ho fatto presto a mettermi d’accordo con Andrea Tarquini, cantautore romano, classe 1972, di stanza a Milano. Così, puntuale all’appuntamento ci siamo incontrati in una vineria dall’aria parigina. Mi aspettava seduto a un tavolino nella piazzetta chiusa alle auto, strimpellando un mandolino americano. «Stiamo facendo conoscenza, ce l’ho da poco», mi saluta con un sorriso sornione.

Ed eccomi qua, davanti a una bottiglia di Barbera, accarezzato da un vento frizzantino di fine ottobre a farmi raccontare la vita in musica di Andrea accompagnato da splendide tartine al baccalà mantecato. Perché il suo terzo disco uscito nel giugno scorso parla proprio di questo. L’ha intitolato In Fondo al ‘900, ed è un lavoro dove nostalgia, realtà, ricordi, si confondono con melodie confortanti. Per chi, come me, ha vissuto il cantautorato anni Settanta, ascoltare il suo album è stato come entrare in una sorta di comfort zone dove melodie e parole mi hanno riportato a storie vissute, vangando ricordi, incontri, impegno, voglia di cambiare il mondo. Continua a leggere



Eugenio Rodondi, i cantautori e il narcisismo dell’artista

Torno a parlarvi ancora di cantautorato italiano e lo faccio attraverso un artista che ha l’appeal e il physique du rôle del musicista anni Settanta. Si tratta di Eugenio Rodondi, classe 1988, torinese. Ha pubblicato tre singoli che fanno parte di un disco che uscirà dopo l’estate, molto interessanti per il lavoro concettuale che sta alla base, che lui ha definito una «provocazione gentile»: mettere in primo piano la canzone – e il suo significato – e non l’artista che l’ha scritta. Come? Facendola interpretare da voci completamente diverse dalla sua. Lavorare sulla centralità del brano a dispetto dell’ego dell’artista, annullare il personaggio per dar vita alle parole. Continua a leggere



Sanremo 2021 e il Gioco dell’Oca…

Scrivo questo post mentre sto ascoltando l’ultimo lavoro di Paolo Simoni, Anima, uscito il 5 febbraio scorso, giorno del 36esimo compleanno del musicista di Comacchio. Simoni non pubblicava un album dal 2016. S’era dato da fare componendo per Gianni Morandi e Loredana Bertè e anche con la letteratura, pubblicando Un pesce rosso, due lesbiche e un camper per la Compagnia Editoriale Aliberti (2018), e facendo l’ospite dell’Infinito Tour di Roberto Vecchioni, due anni fa. Lui e il pianoforte per dieci canzoni, la prima L’Anima Vuole, con un intervento proprio di Vecchioni, che raccontano speranze, sogni, amori, ansie, con ironia e una… Continua a leggere


Interviste/ Claudio Sanfilippo e la sua canzone d’Arte

Claudio Sanfilippo – Foto Lorenzo De Simone

Provenendo dagli anni Settanta, oltre a bigoi in salsa, birramedia e rock, da adolescente sono cresciuto anche a soppressa, vinrosso e cantautori, quel particolare e molto personale genere che noi italiani abbiamo esercitato in maniera egregia per oltre un ventennio. Forse, meglio ancora dei nostri cugini francesi, concentrati su storie malinconiche, chansonnier dalla voce profonda e impostata, come Jacques Brel e Leo Ferré, che raccontavano di passioni e nostalgie, mettendo in musica veri e propri romanzi. «Noi cantautori italiani siamo da sempre più inclini alla poesia, una questione culturale». Incontro via whatsapp – per esigenze di tempi e lavoro – Claudio Sanfilippo,… Continua a leggere