A Napoli, Racconti al femminile, tra musica e parole

Fatoumata Diawara

Avviso ai naviganti natalizi: per tutti coloro che si trovassero a Napoli per trascorrere le feste di fine anno, segnalo una serie di concerti che si terranno nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore dal 23 al 30 dicembre e che hanno come comune denominatore la musica creata ed eseguita da donne. Racconti al femminile, questo il titolo, è una rassegna che si muove tra jazz, pop, musica cantaurale e World Music al suo secondo anno di vita, promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica.

All’interno di Musicabile cerco e propongo solo artiste e artisti il cui lavoro giudico interessante e degno di nota. Evito con cura il mainstream, proprio perché credo che esista un mondo al di fuori di quello predominante dove possano eccellere in modo predominante la qualità e la creatività di un artista. Sempre più spesso mi capita di presentare lavori di musiciste, tutte voci fuori dal coro, donne straordinariamente brave, interessanti, comunicative, pronte alla ricerca e poco preoccupate dall’osare.

Segnalo, dunque, con piacere questa manifestazione, dove parole e musica acquistano significati forti e mai banali. Sul palco si avvicendano sei artiste che proporranno altrettanti racconti in musica. La loro scelta non è casuale, ma segue la scia della precedente edizione dove si sono esibite Nada, Cristina Donà, Amalia Grè e Rita Marcotulli. 

Il 23 alle 19 – l’ingresso è libero per tutti i concerti, ma con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbride – inizia Lina Sastri, grande interprete del teatro e della musica napoletana. Porta in scena Voce ‘e notte con le musiche di Adriano Pennino. Il 26 dicembre, sempre alla stessa ora, è la volta della creativa Patrizia Laquidara, musicista e anche scrittrice, di cui vi ho parlato recentemente in questo post, insieme con le Ebbanesis, al secolo le cantanti e attrici Viviana Cangiano e Serena Pisa, duo che ha trovato una felice sintesi, grazie alla straordinarie voci di ciascuna e alla loro capacità scrittura, di trasformare, con il solo accompagnamento della chitarra classica, brani famosissimi in ballate rigorosamente cantate in dialetto napoletano. 

Il 27 preparatevi per un’altra bella notte di musica: sul palco sale Fatoumata Diawara, cantante di origine ivoriana nata in Mali, che lo scorso anno ha pubblicato un gran bel lavoro prodotto da quell’istrione di Damon Albarn (Blur e Gorillaz) dal titolo London KO. Il 28 si continua con l’irlandese Wallis Bird, donna tostissima che, partendo dal folk tradizionale, continua a esplorare mondi contigui, ultimamente insieme agli Spark, ensemble tedesco di musica contemporanea. Per farvi un’idea ascoltate Visions of Venus, 18 brani pubblicati lo scorso aprile, dove la musicista ripercorre  la sua personale strada armonica al femminile partendo dall’anno Mille con Ildegarda di Bingen, badessa benedettina, filosofa, mistica e visionaria con un brano, O Virtus Sapientiae, reinterpretato in modalità drone, passando per A Mirage, arrangiamento cameristico di un pezzo di Amy Beach, la prima musicista americana che compose musica colta senza aver preso le stellette in Europa (tra l’altro il 27 dicembre ricorrono gli 80 anni dalla sua morte) e via via con pezzi di Janis Joplin, Kate Bush, Björk, Carole King…

La cantante e trombettista catalana Andrea Motis, domenica 29, porta, assieme al chitarrista Josep Trave,  la sua crasi tra jazz, country, bossanova, blues. A chiudere la manifestazione, il 30, è stata chiamata Marina Rei: una serata all’insegna della sperimentazione e della profondità poetica tra pop e cantatuorato impegnato. Buon Natale a tutti, ci rivediamo nel fine settimana.