La domanda non è di poco conto: può un artista rifiutarsi che un suo brano, seppur regolarmente pagato rispettando i diritti, venga utilizzato da qualcuno che nulla ha a che vedere per ideali, impegno politico, storia personale con l’artista medesimo? Mi riferisco alla querelle in corso tra Neil Young e Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, da sempre fan dell’artista canadese da pochi mesi diventato anche cittadino americano, finisce i propri comizi sempre con la stessa canzone, Rockin’ in the Free World, brano di Young pubblicato nell’album Freedom (1989). Lo fa da anni, è una sorta di suo “imprinting”,… Continua a leggere