C’è un fil rouge che unisce tre lavori pubblicati nel corso di quest’anno. Uno, uscito settimana scorsa, Amuri Luci di Carmen Consoli, l’altro, Minha Casa di Mônica Salmaso il 2 settembre e Chpater III: We Return To Light di Anoushka Shankar, il 14 marzo. Ve li propongo perché, oltre a essere tutti e tre notevoli per qualità, progetto e indiscussa bravura delle artiste in questione, tracciano un sentiero di resilienza, e innovazione che attraversa il nostro pianeta, dal’Italia, al Brasile all’India.
Non è affatto banale che tre artiste così diverse trovino terra di dialogo nei concetti di identità culturale radicata, ibridazione estetica, narrazione ciclica e richiamo a un ascolto profondo e consapevole. In tutti e tre i casi la “tradizione popolare” non è rivendicata come mera appartenenza, ma materia viva, pulsante, che deve percorrere il presente.
Ciascuna ha proposto un progetto ampio (per Shankar la trilogia con il terzo capitolo conclusivo; per Consoli la trilogia che si avvia con Amuri Luci; per Salmaso, il progetto concertistico che trasforma un format di duetti “creati in casa” in live) con l’esigenza di segnare un percorso di speranza e saggia provocazione in un momento di grandi incertezze, tensioni, povertà culturale e mancanza di ricordo. Continua a leggere