Domenica al Blue Note con Horace Silver e la Monday Orchestra

Luca Missiti, la Monday Orchestra e, al centro, Emanuele Cisi

Per chi si trovasse a Milano domenica 12 marzo sera consiglio un gran bel concerto al Blue Note: la Monday Orchestra diretta da Luca Missiti, insieme con il sassofonista Emanuele Cisi, per un omaggio a Horace Silver. L’occasione per ricordare o conoscere per chi ancora non lo conoscesse, il re dell’hard bop, uomo ironico e scanzonato, carattere infuso nelle sue composizioni che rimangano pietre miliari nella storia del jazz, vedi Song For My Father, il suo brano più conosciuto. Horace, insieme a un altro mitico dell’epoca, il batterista Art Backley, costituì i Jazz Messengers, collettivo di musicisti che infuocarono le scene per molti anni, anche se il periodo d’oro fu dalla metà dei Cinquanta a quella dei Sessanta.  Continua a leggere



Autori Associati, un collettivo per rilanciare la musica di qualità

Filippo Minoia

Si sono chiamati Autori Associati, è un nuovo collettivo di musicisti, compositori, produttori, cantanti, autori  nato sui social con un’idea comune: si può fare musica, anche quella dell’attuale mainstream, creando un prodotto di qualità non soltanto tecnica, ma soprattutto artistica. Testi, musiche, distribuzione diverse da quella attuale? Loro sono convinti di sì. Nell’idea degli AA c’è una costante di base: l’etica. Lavorare per portare al pubblico un qualcosa che sia “sostenibile”, nell’accezione originale del termine, e comunicabile  – vabbè la dico a modo mio – guardandosi fieramente allo specchio.

Chi ha avuto l’idea di questa comunità di artisti proveniente da tutta Italia, volutamente aperta, si chiama Filippo Minoia. È un musicista  e compositore romano. L’ho chiamato per farmi raccontare l’iniziativa che ha portato alla pubblicazione di un primo lavoro, solamente digitale, uscito a settembre dal titolo Ruggine&Borotalco, frutto della sinergia del collettivo. Un brano Pop: il genere non è stato scelto a caso, essendo il più inflazionato dal mainstream, reinterpretato in una chiave più intelligente, ironica, un testo contro i luoghi comuni di una forma canzone che racchiude oggi, almeno qui in Italia, una percentuale di rapper, trapper, simili fra loro al punto di rendere banale anche chi scontato non lo è affatto. Continua a leggere