Due dischi per due appassionate artiste

Fiorella Mannoia (con Danilo Rea) e Stacey Kent. Cos’hanno in comune queste due artiste? La voce, riconoscibile tra mille. Una calda avvolgente, l’altra leggera, swingante. Due artiste che hanno pubblicato nei mesi scorsi due lavori, la Kent il 10 novembre, mentre la Mannoia l’8 dicembre. Sono due lavori di interpretazione, brani che hanno fatto la storia della musica d’autore italiana da una parte e standard jazz dall’altra. Due omaggi alla loro provenienza artistica, raffinati, interessanti, ricchi. Ve li consiglio perché entrambe le interpreti sanno emozionare e catturare l’ascolto come poche.

1 – Summer Me, Winter Me – Stacey Kent – uscita 10 novembre 2023
Il disco nasce come una scelta ragionata dei migliori brani eseguiti dalla cantante jazz americana nei suoi ultimi concerti. Undici brani arrangiati dal marito Jim Tomlinson che suona fiati, percussioni e tastiere per 51 minuti d’ascolto. L’album include due canzoni originali scritte da Cliff Goldmacher e dallo stesso Tomlinson e un testo, quello di Postcard Lovers, scritto dal premio Nobel Kazuo Ishiguro di notevole espressività grazie anche al flauto di Tomlinson che riporta ad atmosfere tipicamente newyorkesi. Degne di nota le due versioni di Ne me quitte pas di Jaques Breil, una in lingua originale, essenziale e dolorosa, accompagnata da un pianoforte e un contrabbasso, e l’altra in inglese che diventa If You Go Away con l’aggiunta di archi, più aperta. Tra l’intramontabile bossanova di Corcovado e la spensierata Happy Talk, un samba jazz con assolo di sax d’ordinanza il disco gira che è una meraviglia.

2 – Luce – Fiorella Mannoia e Danilo Rea – uscita 8 dicembre 2023
Un disco che sa ricordare, nato dal tour teatrale che i due artisti hanno intrapreso lo scorso anno. Pianoforte e voce, l’essenza della musica, in 16 brani per 52 minuti d’ascolto, dove allegria, tristezza, ricordi, amori, delusioni ed euforie prendono il sopravvento per una tempesta di emozioni. Danilo Rea è un raffinato pianista che sa estrarre dai tasti una potente ricchezza sonora. La voce calda e potente della Mannoia fa il resto. Si parte con Lindbergh, brano di Ivano Fossati: Non sono che il contabile dell’ombra di me stesso/Se mi vedete qui a volare/È che so staccarmi da terra e alzarmi in volo/Come voialtri stare su un piede solo./Difficile non è partire contro il vento/ Ma casomai senza un saluto, ricordate?, per proseguire con una armonica versione de La donna cannone di Francesco De Gregori, altro grande classico della musica cantautorale italiana, per poi dirigersi a Sulo pe’ parlà di Pino Daniele da Vai mo’ del 1981, e proseguire con Amore Fermati di Fred Bongusto (1963), e Io vivrò senza te di Lucio Battisti (1969). C’è posto anche per un brano storico firmato da Caterina Valente, Quizas, Quizas, Quizas. Un viaggio nella musica italiana del Novecento inclusa Margherita di Riccardo Cocciante in una versione da brividi. Nota per Danilo Rea che propone in piano solo Bocca di Rosa del grande Faber: una esplosiva interpretazione mozartiana!

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