Ci sono canzoni che sfidano i tempi e sai che, prima o poi, in una sorta di timing affidato al caso, ritornano, appiccandosi alla tua vita. Ti rimangono attaccate e, quando la radio le trasmette, ti sembra che il tempo non sia passato per nulla dalla prima volta che le hai sentite. Credo che Year Of The Cat, dello scozzese Al Stewart, dall’omonimo album pubblicato nel 1976, sia una di queste. Potrei anche citarvi Baker Street di Gerry Rafferty da City City del 1978… Anche lui Scottish, anche se aveva madre Irish, cattolica, entrambi interpreti di un folk rock elaborato. Rafferty morì alcolizzato dieci anni fa.
Non so se ve la siete mai posta, ma la domanda viene spontanea, come la curiosità: che fine ha fatto Al Stewart? La maggior parte di noi lo ricorda solo per Years of The Cat, la canzone. L’album ha festeggiato i 45 anni di uscita con una riedizione del 30 aprile scorso in formato box set, dove sono contenuti anche pezzi registrati dal vivo al Paramount Theatre di Seattle nel 1976.
All’epoca avevo 15 anni e quel brano che conteneva tanti brani, che cambiava pelle passando dall’orchestra al violino di Bobby Bruce, dalla chitarra elettrica very rock di Peter White al sax smooth di Phil Kenzie in una lunga e appassionata cavalcata strumentale, mi aveva lasciato il segno. Allora mi destreggiavo tra i cantautori italian e Bob Dylan, i Pink Floyd, i Led Zeppellin, i Deep Purple e gli Inti-Illimani (l’album Inti-Illimani 2, La Nueva Canción Chilena, uscito nel 1976 che conteneva El pueblo unido jamás será vencido).
Il folk singer con la passione per la storia e i racconti fantastici aveva fatto centro. Il disco era stato prodotto da quel geniaccio di Alan Parsons e registrato negli Abbey Road Studios di Londra, dove Parsons lavorava, per la RCA Records. Il musicista ingegnere del suono, insieme ad Eric Woolfson aveva creato il gruppo The Alan Parsons Project, autori di gran brani come Eye in The Sky (1982) dall’omonimo album, altra canzone che ritorna dal secolo scorso in onda sulle radio, più attuale che mai.
Per rispondere alla domanda, Al Stewart è un signore di 76 anni che suona ancora. Nella sua carriera ha pubblicato una ventina di album in studio, oltre a un discreto numero di singoli e di live. La prima canzone, The Elf la suonò a 21 anni, nel 1966. Alla chitarra lo accompagnava il ventiduenne Jimmy Page, futura leggenda dei Led Zeppelin.
Al vive da parecchi anni a Los Angeles e da sempre ha una passione viscerale per il vino, soprattutto francese, con una cantina da fare invidia ai più blasonati collezionisti e famosi sommelier. Si esibisce ancora dal vivo, soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Ma di tutta la sua grande produzione, se chiedete il titolo di una canzone di mister Al Stewart la risposta, salvo rare eccezioni che includono Time Passages (1978), è univoca: Year Of The Cat!