La quarantena ha avuto anche effetti positivi. Qualcuno inizierà a tirarmi pietre e parole, ma è vero: è stata una grande opportunità per guardarsi dentro e riflettere.
Un lavoro difficile da fare e che probabilmente abbiamo sempre rinviato adducendo milioni di scuse (llavoro, famiglia, stress…). Non la faccio lunga: tra i “positivi”, e non nel senso del virus, di questo lockdown possiamo annoverare sicuramente un gruppo di amici di diverse nazionalità, che si sono ritrovati (ciascuno a casa sua) per suonare e cantare un brano con uno scopo: raccogliere fondi per Medici Senza Frontiere, onlus attiva in oltre 70 Paesi nel mondo, tra Europa, Africa, Medio Oriente, Asia, Oceania e Sudamerica, per far fronte alle emergenze derivate dalla pandemia in corso.
Tutto è partito da un italo francese Max DB, chitarrista, ingegnere del suono, compositore e produttore franco- italiano, che vive a Parigi dove lavora come ingegnere del suono per le maggiori emittenti televisive francesi (TF1, M6, France Television). Nella sua quarantena ha composto un pezzo. «Ho chiesto a Johnny, mio amico fin dal liceo, di scrivere il testo», spiega lo stesso Max. Per la cronaca, Johnny Stein è un americano-danese- francese che vive a Parigi, lavora all’OCDE (The Organisation for Economic Cooperation and Development), ma è anche un bassista, cantante, scrive musica per divertimento e suona da sempre in band pop-rock.
Così è nata Come Whit Me, Stay Home Free. Ai due autori si sono affiancati altri amici e musicisti di diverse nazionalità. Racconta sempre Max: «C’è Manu, franco-portoghese, Liz americana, Emanuela italiana, e poi ci sono Jean Luc, Pierre e Carole, francesi, i figli di Johnny e Leo, irlandese, Luc e Alannah… È stato un super lavoro mettere insieme tutti, ma ne è valsa la pena».
La raccolta fondi avviene attraverso la piattaforma eppela.com (Come With Me – stay home free aiuta Medici senza frontiere). La causale di donazione non limita la raccolta all’Italia ma estende il ricavato all’emergenza covid19 in tutto il Mondo.