Le sinestesie in musica non sono rare. La musica contamina le altre arti, ascolti un colore, dipingi una melodia, vedi un suono. C’è chi studia a fondo questi effetti, come Francesco Maria Mancarella, giovane musicista leccese, 33 anni. Mancarella usa i colori per creare le sue composizioni al pianoforte, ed è quello che ha fatto pubblicando, a inizio 2024, la seconda parte di un lavoro concepito in Italia e realizzato in Islanda.
Il lavoro porta un titolo secco, Nord (per Sony Music Italia). Un disco con due lati, come un LP, dove le immagini risultano vivide: da una parte il freddo, la vita difficile di chi vive in un luogo che non fa sconti, la magia di terre ancora selvagge, dall’altro le sensazioni vissute nel grande Nord che inevitabilmente riportano l’autore a pensare alla sua comfort zone, a quel Salento che splende di caldo e di sole. Due luoghi bellissimi, due mondi completamente diversi. «Il mare del mio Salento mi riconduce al pensiero della vacanza, alla voglia di tuffarsi in quel blu, il mare dell’Islanda è scuro, temuto dai suoi abitanti. Eppure entrambi hanno il loro fascino, la loro ispirazione», mi racconta. Continua a leggere