Il giorno dopo la vittoria italiana agli Europei di calcio e la notizia che questo successo potrà portare un beneficio al nostro Pil di ben 12 miliardi di euro, mi sento più ottimista! A proposito di Pil e periodo nero per la categoria artisti, sto sfogliando i tantissimi festival di musica che stanno ripopolando i palchi da nord a sud del nostro Paese. Tra Umbria Jazz, Pistoia Blues (che terminerà questa settimana), l’Estate al Maxxi di Roma, l’Estate Sforzesca e La Milanesiana, a Milano, c’è un festival di cui voglio parlarvi. Ed è quello che inizierà il prossimo 24 luglio a Siena (fino al 7 agosto).
Torno a una delle mie passioni, la musica jazz, anche perché tra gli artisti che saliranno sul palco ce ne sono due che ascolto spesso, il trombettista Avishai Cohen, di cui vi ho parlato un anno fa, e il pianista Shai Maestro (ascoltatevi Human, uscito nel gennaio di quest’anno, suonato con il suo connazionale Ofri Nehemya alla batteria, il bassista peruviano Jorge Roeder e il trombesttista americano Philip Dizack). Quello di Siena Jazz, a dire il vero, non è propriamente un festival, ma una serie di appuntamenti musicali che contribuiscono ad affiancare la 51esima edizione dei Seminari Internazionali Estivi. Studio e divertimento per i partecipanti, occasioni ghiotte per gli amanti del genere.
Chi organizza il tutto è Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz, associazione attiva dal 1977 che si propone la divulgazione, la valorizzazione e lo studio della musica jazz. Ha la sua sede nella Fortezza Medicea con 21 aule di insegnamento e un archivio sonoro, una biblioteca e un laboratorio incredibili che compongono il Centro Nazionale Studi sul Jazz, dedicato ad Arrigo Polillo, storico co-fondatore, caporedattore e, quindi, direttore della rivista Musica Jazz. Da pochi giorni il sito Internet del Centro è stato completamente ridisegnato, diventando a tutti gli effetti un vero e proprio portale della musica jazz. Qui potete trovare tutto quello che volete sul jazz, dagli artisti (con un occhio attento soprattutto al genere italiano), alle pubblicazioni, a una formidabile videoteca.
Rientro nella notizia: il 26 luglio vi consiglio, dunque, uno di quei concerti dove è d’obbligo andarci: il Quintetto Siena Jazz Masters, composto per l’occasione dall’israeliano Avishai Cohen alla tromba, dal connazionale Shai Maestro al piano, dal sassofonista portoricano Miguel Zenón il bassista neozelandese Matt Penman e il batterista newyorkese Nasheet Waits.
Ci sono anche altri formidabili artisti da ascoltare in queste sessioni “Jazz Masters”: dal chitarrista Gilad Hekselmann, al performer Michael Mayo, al cantante e compositore tedesco Theo Bleckmann, ai nostri Stefano Battaglia, Paolino Dalla Porta, Fabrizio Sferra, Francesco Diodati…
Tutto il programma, ovviamente, è disponibile sul sito di Siena Jazz.