Musicabile

Antonio Faraò e Eric Forsmark protagonisti di due festival unici tra Nord e Sud Italia

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Questa settimana vi segnalo due festival, uno al Nord, a Lainate (Milano), e uno al Sud, in Puglia tra Giovinazzo e Minervino Murge. Diversi tra loro, ma con un forte senso di appartenenza. Da una parte Notes Around Smg, con un incedere jazz ben definito anche nelle sue contaminazioni, dall’altra 101 One Planet Festival, un happening di settanta musicisti di diversa estrazione provenienti da tutto il mondo che si ritrovano a Giovinazzo per la prima volta dopo un lungo cammino che li ha portati incidere precedentemente un disco… 

NOTES AROUND SMG FESTIVAL – dal 25 al 28 giugno a Villa Litta – Lainate (Milano)

Antonio Faraò in un ritratto di Marco Glaviano

Dietro la prima edizione del festival c’è una vecchia conoscenza di Musicabile, Antonio Faraò, nella veste di direttore artistico e anche di concertista, coadiuvato dalla moglie Sylvie, instancabile e preziosa organizzatrice. Il via al jazz è questa sera alla Locanda al 5, proprio di fronte a Villa Litta dove nel giardino si terranno tutti i concerti, con il giovane pianista svizzero Yves-Yann Lavaly in quintetto con Raffaele Fiengo al Sax Alto, Matteo Vertua alla tromba, Daniele Tortora al contrabbasso e Dominique Faraò alla batteria. «Yves l’ho scoperto in uno dei miei workshop a Ginevra», mi spiega Antonio. «La mia idea è rendere Lainate per tre giorni, grazie anche alla ottima collaborazione con il Comune, il sindaco Alberto Landonio e l’assessore alla cultura Paola Ferrario, una cittadella della buona musica». 

Il programma, infatti, oltre a includere una Marching Band (Swing Faces Marching Band) che percorrerà le vie della cittadina, una mostra fotografica sul jazz e dintorni a cura di Roberto Cifarelli, Elena Carminati, Carlo Verri e Giordano Minora e lezioni di musica per i più piccoli, prevede tre grossi concerti. Il 26 ci sarà Fabio Concato con il suo tour Altro di me dove suonerà i suoi  successi e brani meno conosciuti, il 27 una serata dedicata al Capolinea a alle Scimmie, due locali che hanno fatto la storia del jazz milanese e internazionale – «Ci saranno 25 musicisti sul palco da Enrico Intra a Claudio Fasoli, da Mario Rusca a Gianni Cazzola. E poi anche mio fratello Ferdinando, Gigi Cifarelli…», spiega sempre il direttore artistico -, e il 28 l’Antonio Faraò Quartet con il trombettista Till Brönner, il bassista Ameen Saleem e il batterista Nicolas Viccaro e la partecipazione straordinaria di Mario Biondi. La data dedicata al Capolinea e a Le Scimmie per gli appassionati di jazz milanese si presenta come uno di quegli appuntamenti “golosi” da non perdere. Saranno presenti anche Laura Vanni, figlia del mitico Giorgio che fondò il Capolinea e proprietaria del locale dopo la morte del padre, e Sergio Israel storico patron de Le Scimmie. Conclude Antonio: «La mia idea è di rendere questo Festival itinerante, portarndolo in giro nelle città europee, partendo da casa mia, Lainate». 

101 ONE PLANET FESTIVALfino al 28 giugno a Giovinazzo (Ba)

Eric-Forsmark, co-fondatore del progetto 101 Flame of inspiration e ideatore del One Planet Festival

101 battiti per minuto è un ritmo condiviso pensato da Eric Forsmark che, assieme a Peter D (entrambi musicisti svedesi, il primo stabilito da anni a Giovinazzo) ha fissato per facilitare la collaborazione tra musicisti con background sonori eterogenei. Un progetto di unità globale fatto per dare un’unità corale alle varie musiche del mondo, la stessa che dovrebbero avere gli uomini nei confronti della salvaguardia del Pianeta e della tutela di tutti gli esseri viventi, poi divenuto associazione no‑profit, dal cui lavoro si sta montando un album “collaborativo globale” di 24 tracce ed è stato girato un film, The Global Connection, che sarà trasmesso il 28 in anteprima mondiale alla Tenuta Bocca di Lupo di Minervino Murgia. 

Un evento che ha dell’incredibile, vista la quantità e altissima qualità di lavoro che c’è sotto. Pensate che sono quasi duecento i musicisti che hanno aderito al progetto, sparsi in cinque Continenti. Di questi, una settantina sono  presenti al Festival pugliese che ha aperto i battenti ieri sera. Si esibiranno nei tre palchi messi a disposizione dagli organizzatori. Molti si vedono qui “dal vivo” per la prima volta, dopo anni di collaborazioni musicali a distanza. Il festival diventa, nell’idea di Eric, un crogiolo di concerti, installazioni immersive, strumenti rari, cinema e dialogo interdisciplinare. «Ma è soprattutto è un atto di fiducia nella cultura come forza trasformativa, nella musica come linguaggio universale, nella possibilità di costruire ponti dove altri vedono confini», sostiene il batterista svedese. Insomma, come si legge nell’esaustivo comunicato stampa, “un atto di speranza, una sinfonia di consapevolezza e collaborazione che trasforma le sfide del pianeta in ispirazione condivisa”. 

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