Ginevra Nervi: la voce, i palchi, la musica elettronica

Ginevra Nervi – Foto Gioele Vettraino

Non so quanti di voi abbiano visto al cinema Giorni Felici, il film di Simone Petralia con Franco Nero e Anna Galiena uscito l’11 dicembre scorso. La colonna sonora di questo dramma fatto di silenzi eloquenti girato tra le pareti di un’unica casa l’ha firmata una giovane musicista genovese di stanza a Roma, Ginevra Nervi, 29 anni. Ginevra è una musicista che si dedica all’esplorazione della voce, che filtra, trasforma, studia, elabora grazie alle sue “macchinette”, come chiama gli strumenti che usa per esprimere la sua arte.

Il suo genere è la musica elettronica che, detta così, è tutto e niente. Fare arte attraverso impulsi elettroacustici può sembrare un ossimoro. Nel caso di Ginevra è un mondo onirico e fantastico che riesce a risucchiarti tra morbidi prati sonori e l’uso di pochi strumenti, una chitarra, l’amato basso a quattro corde, un vecchio organo Farfisa, un violoncello. Ho fatto una lunga chiacchierata con lei, dove abbiamo parlato della sua musica ma anche di soundtrack e palchi…. Continua a leggere

Tre dischi davvero alternativi del 2023

Ritorno da voi ancora acciaccato da una brutta influenza per raccontarvi tre lavori che, vista la mia forzata immobilità, hanno riempito le mie giornate e permesso di viaggiare tra le spettacolari terre del Nord Europa, la spensieratezza del soukous congolese e la cultura maroon a New Orleans. Tre dischi alternativi, non nell’accezione musicale del genere, ma nella loro più intima sostanza, tre modi di percepire la realtà tra sogni, danze, parole. Continua a leggere

Lemò, magistrato-cantautore alla sua prima prova discografica

Il 10 novembre scorso è uscito il primo disco di un cantautore molto particolare, come particolare è anche il titolo: Chi l’avrebbe mai detto? Di mestiere fa il magistrato, la passione per la musica l’ha coltivata fin da ragazzo, catturato dalle parole con riferimenti cantautorali di tutto rispetto, primo fra tutti quel genio di Gianmaria Testa che la morte ha voluto portarsi via troppo presto.

Lui si chiama Claudio Paris, tarantino di nascita e, oggi, per motivi di lavoro, bolognese di residenza. Ha scelto come nome d’arte Lemò, che sembra tanto un soprannome dialettale, ma in realtà, con quell’accento civettuolo sull’ultima vocale, riporta alla pronuncia francese di Les Mots, le parole. Continua a leggere

Blind. So What? La vita e la musica secondo Ciara Moser

Bastano 38 secondi e tre parole, Blind. So What?, ripetute in tante lingue che, in un crescendo, si fondono e diventano ossessive. In sequenza diretta parte il rullante, secco, veloce, perentorio, seguito da un basso caldo, forte, fluido. Un inizio che dichiara da subito e senza mezzi termini, chi è Ciara Moser: una bassista di 27 anni, cieca dalla nascita, nata per suonare. La musica è la sua passione, la sua vita, la sua luce. Nel progredire delle 12 tracce interamente frutto della sua creatività, un’ora e 6 minuti di ascolto, Ciara dichiara al mondo, in uno stile che potremmo definire Modern Jazz Fusion, il suo punto di vista di donna cieca e di musicista prodigiosa.  Continua a leggere

Mauro Ferrari e Piero Sidoti insieme per… Riconoscienza

Per chi si trova a Udine, questa sera al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ci sarà una prima interessante dal titolo Riconoscienza. Musica cantautorale, dialoghi e, ovviamente, tanta Scienza in un mix teatrale pensato scritto ed eseguito da uno scienziato, Mauro Ferrari, e da un musicista, Piero Sidoti. Entrambi “furlani”, il primo oltre che il padre della nano-medicina e cinque lauree è anche musicista, suona il sax, il secondo, che ha composto tutti i testi e le musiche, ha una laurea in biologia e insegna matematica e scienze in un liceo del capoluogo friulano. Di Piero Sidoti vi avevo parlato lo scorso anno in occasione dell’uscita del suo nuovo disco, Amore (fino a prova contraria), che è diventato anche una fortunata pièce teatrale. Ho chiamato Piero per farmi raccontare l’inedito duo, lo spettacolo e quello che succederà sul palco… Continua a leggere

Un paio di dischi per iniziare bene dicembre

Per iniziare con una bella predisposizione d’animo l’ultimo mese dell’anno vi propongo due lavori che meritano un ascolto attento. Le protagoniste di questo post sono due artiste molto diverse tra loro ma con in comune un unico obiettivo: non dimenticare le loro origini culturali e musicali, base per la loro carriera artistica. La brasiliana Marisa Monte e la candese-haitiana Dominique Fils-Aimé hanno pubblicato il mese scorso due dischi di grande fattura, belli, profondi, solidi, dove le banalità sono bandite e la ricerca è la benvenuta. Se avete voglia e tempo, dedicate un paio d’ore a questi due ascolti, non rimarrete delusi. Buon weekend! Continua a leggere

Massimo Cotto, il Rock spiegato a un adolescente

Ieri nel grande contenitore della Milano Music Week, “in onda” dal 20 al 26 novembre, Massimo Cotto, giornalista, scrittore, dj, docente, uno dei massimi esperti di musica Rock, voce nota di Virgin Radio, con il suo programma Rock & Talk ha presentato Il Rock di Padre in Figli (Gallucci editore, 320 pagg, 16,50 euro). Più che un libro un manifesto del Rock in tutte le sue accezioni, dalla musica, allo stile, alla forma mentis, raccontato al figlio sedicenne, preso come il “rappresentante” di una generazione ignara di cosa possa contenere quella semplice parola. «Raccontare il Rock a mio figlio che ha 16 anni è stato bellissimo, perché ho potuto descrivergli quello che il Rock ha fatto a livello collettivo per la società, ma anche a livello individuale, per ognuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di sogni, passione, bellezza, musica. Ognuno le trova in luoghi diversi. Quelli della mia generazione si sono rifugiati nel rock. Il mio libro racconta il Rock, ma, in un certo modo, racconta anche un modo di vivere e sognare», scrive Massimo. Continua a leggere

Ivano Icardi e la sua musica… Unconventional

Un suono limpido, cristallino, pulito, esaltato da una registrazione tecnicamente perfetta. Una chitarra Suhr, usata dagli impallinati della perfezione sonora, prodotta in California nell’azienda fondata 26 anni fa da un liutaio mitologico, John Suhr. E un chitarrista torinese, producer, musicista, che il 12 ottobre scorso ha pubblicato un lavoro con un titolo che la dice lunga: Unconventional. Lui si chiama Ivano Icardi e ha 48 anni. Continua a leggere

I sogni jazz e prog di Miriam Fornari nello scrigno di “Mora”

Miriam Fornari con i suoi musicisti, Evita Polidoro, Joe Rehmer e il fratello Ruggero Fornari – Foto Agnese Zingaretti

La musica come viaggio onirico. Ottenuta attraverso strumenti, noise, elettronica e soprattutto silenzi. Una costruzione complessa che per questo richiama subito all’ascolto il prog degli anni Settanta, i Genesis, i King Crimson, gli ELP, quelle lunghe suite che imboccavano una via per poi cambiare bruscamente direzione e ritornare al tema principale dopo lunghi viaggi di note. 

Mondi fantastici creati da una pianista e cantante ventisettenne, Miriam Fornari, studi alla Siena Jazz University – la sua tesi di laurea La ricerca del Silenzio è stata pubblicata tre anni fa da Morlacchi editore – e alle battute finali del biennio di perfezionamento all’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Miriam è la sorella di Ruggero Fornari, altro artista che vi consiglio di tenere d’occhio: il 3 novembre è uscito il suo nuovo disco- progetto, Phormix, in trio con Alessandro Cianferoni al basso elettrico e Lorenzo Brilli alla batteria. Ve ne parlerò prossimamente. Continua a leggere

Halloween Night in Triennale con Francesco Cavestri

La Triennale di Milano il 31 ottobre festeggerà la sua Halloween Night con una serata ricca di musica nell’alveo di JazzMi. Un modo per nulla banale, consono al luogo e a quello che rappresenta per la cultura milanese.

Ad aprire la festa con un doppio appuntamento sarà un giovane pianista jazz bolognese di appena 20 anni, Francesco Cavestri, oltre al caleidoscopio ritmico di Don Karate, moniker di Stefano Tamborrino, bravo batterista fiorentino, la Sun Ra Archestra, jazz band attiva fin dagli anni Cinquanta – fu fondata dal mitico musicista americano morto trent’anni fa – e ancora in attività. La notte chiuderà con un dj set di Populous, al secolo Andrea Mangia, producer e dj salentino. Continua a leggere